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Il bluff di Doug Polk che ha deciso il 25K Championship Heads-Up WSOP
Padroneggiare le dinamiche dei bluff nel poker è uno dei maggiori fattori di distinzione tra professionisti e amatori.
Ma anche ai poker pro non tutti i bluff ‘riescono col buco’, proprio come le ciambelle.
Ne è un esempio il bluffone che vi andiamo a raccontare, che ha irrimediabilmente compromesso la corsa di Doug Polk al titolo del 25k Championship Heads-up WSOP dello scorso giugno.
La mano
E’ in corso la finalissima del 25k HU Players Championship con Doug Polk in vantaggio con 6.2M di chips contro i 3.4M di Chanracy Khun.
Sul complete di quest’ultimo da bottone con 86, Polk checka dietro Q4.
Su flop 653 Polk checka, Khun punta 160k, Polk chiama.
Al turn arriva un K e Polk checka di nuovo. Khun punta 250k, Polk raisa 900k, chiama Khun.
Il river 9 vede Polk andare all-in e Khun chiamare per i 2.34M di chips che gli rimangono: con la sua 3rd pair il canadese sale a 7.1M mentre Polk scende a 2.49M.
L’anticamera della fine
Questa mano segna l’inizio del crollo verticale di Polk. Nella mano successiva con AT Polk rilancia da bottone e poi checka tre strade su board Q6K83 così come fa Khun, che allo showdown conferma di aver letto male le sue carte visto che annuncia ‘dieci carta alta’ ma gira T4 per il colore che gli consegna il pot.
Poco dopo arriva la mano che dà bracciale e 507k$ al canadese: sul complete di Khun, Doug Polk va all-in per 1.53M con K8, Khun snappa con KT e su board liscio si aggiudica il torneo!
Che possibilità aveva Polk di vincere la mano dopo il turn?
Con il suo progetto di scala bilaterale floppato, Polk ha aspettato il turn per spingere sull’acceleratore con un corposo raise.
Come possiamo vedere sul nostro calcolatore di odds, dopo aver rilanciato in semibluff Polk poteva trovare il suo river una volta su 4: oltre agli 8 outs per la scala, infatti, lo specialista statunitense avrebbe visto le chips prendere la sua direzione anche se in ultima strada fosse arrivata una delle tre donne che restavano nel mazzo: