Le 5 regole auree per approcciarsi ai micro limiti

In un momento di massimo splendore del poker online italiano, non sono pochi i giocatori che si stanno avvicinando alla disciplina e che non hanno bene in mente cosa fare in quella categoria che risponde al nome di Low Stake e Micro Limiti. 

L’approccio a questo tipo di tornei non è sempre chiaro a tutti, per cui è necessario adattarsi a determinate regole auree che vanno seguite fino a quando non si affina una tecnica del tutto personale.

Vediamo quali possono essere alcuni consigli base da tenere presente per i giocatori che cominciano adesso, o hanno cominciato da poco.

Prima regola: non passare al livello successivo

Non esiste una regola che un vero amico possa darvi, più corretta di questa: giocate al livello che vi compete in relazione al vostro bankroll e, fino a quando non riuscirete a battere costantemente quel livello, evitate di salire a quelli successivi.

Andare rotti, come si dice in gergo per indicare il prosciugamento dei fondi che abbiamo destinato al poker, non è mai una cosa piacevole.

Può capitare, ma le responsabilità di questo eventuale accadimento, devono dipendere essenzialmente da elementi che fanno capo ai nostri errori di giocatori inesperti, non da eventuali passi più lunghi della gamba.

Salire di livello, e quindi investire una spesa maggiore, significa scontrarsi con giocatori più capaci, contro i quali non basterà più sapere l’ABC, ma sarà necessario mettere in pratica strategie più affinate.

Molti dei giocatori che incontrerete mano a mano che salirete di livello, intuiranno lontano un miglio che avrete difficoltà ad affrontarli e che siete dei pesci fuor d’acqua, per cui, prima di tuffarvi in esperienze nuove, provate a battere il livello di partenza, qualsiasi esso sia.

Costruire il bankroll

Abbiamo appena accennato al bankroll, a quella quantità di soldi, cioè, che avete deciso di investire e dedicare al poker, che non deve mai e poi mai sottrarre fondi a quella che è la vostra vita privata, soprattutto se parliamo di spese necessarie, come il pagamento delle utenze domestiche, oppure l’affitto, o comunque tutto ciò che concerne la vostra vita personale.

Il rapporto tra il bankroll e il livello di gioco al quale ci si sta confrontando è legato a doppio filo, intanto per i motivi appena descritti nel paragrafo precedente e poi perché la varianza è sempre dietro l’angolo e colpisce, e vi colpirà, statene certi, nel momento in cui potrebbe andare tutto bene.

Questo tipo di “sconfitte”, infatti, sono comuni a tutti i giocatori, la differenza la fa sempre e comunque lo spirito con il quale tali perdite si affrontano, a partire dal fatto che deve essere sempre ben presente la curva di apprendimento che non dovrebbe mai cessare di crescere.

Il poker è un gioco in continua evoluzione, guai a pensare di essere arrivati, e giocare con la testa alla costruzione del bankroll, è sempre la cosa migliore.

La differenza tra fiducia e arroganza

Se avete problemi di autostima nella vita di tutti i giorni, essa si ripercuoterà anche e soprattutto nel gioco e questo è un difetto che va valutato attentamente.

Là fuori è pieno di squali che vogliono approfittare delle vostre debolezze e la fiducia in sé stessi diventa un elemento fondamentale per affrontare chi è più bravo ed esperto di noi.

Ma attenzione a non scambiare la fiducia in sé stessi con l’arroganza, che è sempre cattiva consigliera in un gioco dove ogni decisione può costare parecchio in termini di entrate o uscite monetarie.

“È colpa degli altri”

Avete mai pensato che state dando la colpa dei vostri insuccessi ad altri fattori?

“Sono sempre più sfortunato, quel donk non doveva entrare con quella mano, la sedia è troppo scomoda, la mia fidanzata rompe troppo”. 

Questo tipo di lamentele sono il pane quotidiano dei perdenti. Il gioco del poker fa capo a quelle specialità in cui la fortuna nel breve periodo occupa un ruolo fondamentale e se siete dei giocatori vincenti lo dovrete dimostrare lungo tutta la vostra carriera di giocatori, non certo nell’arco del torneo che giocherete stasera o dopodomani.

Gambe in spalla e analizziamo i nostri errori, la colpa del fatto che stiamo perdendo, risiede spesso in aspetti che non riusciamo a vedere fino a quando non finiremo di dare la colpa agli altri.

Coccolati

Se siete riusciti a vincere un torneo, o piazzare una gran bella sessione di cash game, non pensate solo al bankroll e a racimolare soldi per le prossime avventure pokeristiche.

Fare un buon cash out, percentualmente minimo, per togliervi qualche soddisfazione, ad esempio una cena con la vostra signora, oppure quella felpa col cappuccio che desideravate da tanto tempo, è sempre e comunque una buona idea per rinfrancare anima e spirito e ripartire di slancio.

D’altronde si gioca per vincere soldi, oltre che per divertirsi, per cui nulla è più gratificante che godere, pur se in minima parte dei frutti dei nostri sforzi.