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Un board che Benjamin Rolle non blufferebbe mai
Per tanti giocatori il bluff è la quintessenza del poker. Secondo un luogo comune si va a intuito per portare l’avversario a foldare la mano migliore con una azione aggressiva, ma non c’è niente di più sbagliato.
Anche i bluff sono governati da precise regole e da una loro matematica che permette di calcolarne il valore atteso nella specifica situazione di gioco.
Per il coach Benjamin Rolle, inoltre, ci sono alcuni spot dove l’opzione bluff deve essere esclusa a priori. Il discorso vale soprattutto per i middle e low stakes.
Pensare come gli avversari
Il tedesco sottolinea che gli avversari di questi livelli di gioco hanno dei leak comuni.
“Sono troppo curiosi, non hanno pazienza, hanno la tendenza a ‘gamblare’ e godono a raccontare di aver piazzato un herocall con middle pair.”
Condizioni che rendono un bluff difficile di per sé e che ne aumentano la difficoltà su determinati board.
Board da non bluffare
Secondo Rolle il board tipo da non bluffare contro questi avversari è uno che può aprire tante mani forti: full house, colori, trips, doppie coppie. L’esempio perfetto è:
La domanda da porsi è cosa sono disposti a foldare gli avversari:
“Devi capire come ragionano gli avversari più deboli in questi spot, che siano cattivi regular o giocatori ricreativi. ‘Innamorarsi della mano’ è uno dei più grandi leak di questi giocatori. Non capiscono che i trips, le doppie coppie e le scale sono spesso bluff-catchers a valore atteso negativo in queste situazioni in cui ci sono anche colori, full house e meglio (e che è meglio chiamare con qualche coppia con un buon blocker che non con scala).”
Runout su cui evitare bluff
Il coach di Raise Your Edge dice che questi avversari hanno un campionario di frasi-tipo che ripetono per giustificare i loro call:
“Pensano che andare broke sia il loro destino. Dicono “Ho coppia di assi, cosa devo fare?” “Ho trovato una top pair al turn, devo chiamare”. “Sono così sfortunato, ce l’hanno sempre!” “Sono al top del mio range, devo chiamare” (quando in realtà sono al bottom del loro range).
Contro giocatori così cercare un bluff su determinati runout equivale a scavarsi la fossa da soli:
“È facile trovare scuse e giustificare quegli stupidi call, è nella natura umana. Foldare richiede disciplina e pazienza e tanti non ne hanno. E vuoi piazzare un bluff in questi spot? Quando hai un runout che dà al tuo avversario tanti colori, scale, full accanto a coppie doppie coppie e overpair, evita di piazzare dei grandi bluff. Non solo fai affidamento sul fatto che loro foldino molte delle loro coppie più alte, ma anche su mani molto forti come i tris… Di sicuro ‘ziopeppe’ va a foldare trips!”