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Il cooler, crocevia del torneo che va analizzato in tutte le sue forme
Quando cominciamo a imparare la terminologia che viene più usata dai giocatori di poker che ne sanno più di noi, ci sono delle parole che rimangono impresse più delle altre, anche e soprattutto per il fatto che esse vengono utilizzate in maniera più frequente, come show down, posizione, rilancio e cooler.
In particolare, l’ultimo termine di questo gruppetto ci farà compagnia in pratica per tutta la nostra carriera di giocatori, sia essa simil professionale, o del tutto esente da impegni che non facciano parte del puro e mero divertimento.
Cos’è un cooler
Non è mai semplice spiegare con una certa esattezza il significato delle terminologie che vengono utilizzate dai pokeristi, ma per i cooler occorre uno sforzo leggermente maggiore, perché le mani che si giocano da sole, caratteristica principale dell’attrezzo, diventano tali per i motivi più disparati.
Ci limiteremo a scrivere che un cooler è assimilabile ad una mano dalla quale non puoi uscire indenne o che, dalla parte giusta del tavolo, non avresti potuto perdere, perché il tuo avversario non avrebbe potuto foldare.
Il più classico dei cooler, per rendere l’idea, capita quando un giocatore A, che chiameremo Pino e un giocatore B che chiameremo Gino, trovano un set con le loro coppie di partenza, centrandolo al flop. Con ogni probabilità andranno nel mezzo del tavolo tante chips da una parte e dall’altra.
Per questo motivo, a differenza di ciò che si pensa, esistono dei cooler a favore e dei cooler a sfavore.
Situazione inevitabile
Proprio per la natura di questo tipo di mani, ultimamente vengono considerati come cooler colpi che oggettivamente non lo sono e viceversa, anche e soprattutto per il fatto che stiamo ultimamente assistendo a dei fold incredibili che portano a pensare che non sia così impossibile evitare un cooler.
Un altro esempio classico del cooler, questa volta pre-flop, viene annoverato nel caso in cui una coppia di Kappa e una di Assi si ritrovano con tutte le chips nel mezzo del pot. Entrambi hanno probabilmente giocato bene la mano, ma alla fine è la fortuna o la sfortuna a decidere da quale parte andranno le chips.
I pot più grandi
Solitamente un cooler origina dei piatti molto grandi, quelli che spesso cambiano un torneo in meglio o in peggio e ti portano ad un risultato finale che può essere positivo o negativo, il cooler è spesso il crocevia principale del torneo di ciascuno di noi.
La cosa più importante da fare per un giocatore, è quella di evitare che queste mani non si trasformino in scuse da raccontare all’uscita della Casa da Gioco, come se fosse la causa della nostra eliminazione, quando invece essa non lo è.
Occorre dimenticare queste mani semplicemente perché non c’è nulla da imparare da esse, non puoi fare nulla per prevenirle e non hanno bisogno di ulteriori analisi.
Si può sicuramente dire che i cooler sono del tutto irrilevanti dal punto di vista dei professionisti. Puoi notare però che il giocatore medio non è in grado di gestire determinati risultati di fatto, senza emozioni, il vincitore di solito è estremamente euforico mentre il perdente va talvolta verso il tilt, inizia a giocare peggio o semplicemente viene semplicemente eliminato dal torneo.