La strategia shortstack: come comportarci con meno di 20x

In un periodo storico in cui il poker online e, più in particolare PokerStars, propongono un numero di series sempre più elevato, non sono poche le possibilità di prendere parte a tornei dal field oceanico, alcuni dei quali dal Buy In alla portata di tutti, altri che propongono un costo di iscrizione più elevato.

Se siete giocatori online, e possiamo scommettere che se avete aperto questo pezzo, lo siete nel 99% dei casi, sapete benissimo che prima o poi durante l’evento al quale state partecipando, il vostro stack si accorcerà talmente tanto, che diventerà impellente ricorrere a qualche stratagemma per mantenere intatta la nostra tournament life.

La strategia shortstack

Se la cosa non dovesse verificarsi, le opziono sono due:

• siamo stati eliminati senza passare da una graduale deriva del nostro stack
• abbiamo vinto il torneo senza mai ridurci ad uno stack irrisorio

Se una di queste due condizioni non si è verificata, siete i protagonisti del pezzo che state leggendo e noi siamo qui per vedere se possiamo darvi una mano in questa situazione.

Intanto occorre sempre specificare che con uno stack ridotto, parliamo di circa una decina di Grandi Bui, grosso modo, il margine di errore si assottiglia, più che altro perché con quel patrimonio, c’è poco da fare la bocca buona, si mettono tutte nel mezzo con la speranza che tornino indietro.

È importante comunque tenere sempre presente che se scendete sotto i 20 Big Blind, il torneo non è affatto finito, ma cambia completamente il concetto di “pazienza”.

Il cambio di attesa

Se siete assidui lettori dei nostri articoli di strategia  e di tecnica pokeristica, saprete bene che il consiglio in early stage, quello che fa capo ai primi livelli di ciascun torneo, è quello di non avere premura e giocare con molta parsimonia le proprie chip durante la prima ora di gioco.

Questo ci permetterà di salvaguardare lo stack in vista dell’entrata delle Ante, o dell’arrivo dei livelli che cambiano effettivamente il corso del nostro cammino.

La qualità alla quale stiamo facendo riferimento, è la pazienza ed è una dote fondamentale se vogliamo riuscire nel nostro intento di migliorare come giocatori.

Essa si ripresenterà a compartimenti stagni durante il gioco, uno di questi è quando il nostro stack diventerà molto ridotto.

Ed ecco che, esattamente come facevamo quando a inizio torneo abbiamo promesso a noi stessi di giocare solo mani premium per i primi livelli, questa esigenza torna quando avremo uno stack inferiore ai 20x.

Play tight, play all night

Tornare a giocare con un range molto chiuso, è il consiglio che teniamo a darvi. Con uno stack che oscilla tra i 18 e i 25 Big Blind, evitiamo gli esperimenti, facendo leva solo su mani che ci diano una certa solidità e, soprattutto, evitiamo le aperture da early position, che ci mettono spesso nei pasticci.

Se invece giochiamo da late position, da una posizione vicina al bottone, per intenderci, diamo uno sguardo allo stack dei Bui e apriamo soprattutto sui giocatori che non hanno una particolare frequenza di call, se lo facciamo con mani di valore medio che, comunque, da late si aprono, come le Broadway o le coppie piccole e che ci faranno felici semplicemente rubando i bui.

Attaccare gli stack medi

Un altro trucco per provare a portare chip vitali al nostro stack, è quello di attaccare, soprattutto nelle parti importanti del torneo come la bolla, gli stack medi, quelli che devono preservarsi in vista della battaglia conclusiva e non hanno nessuna intenzione di ficcarsi in situazioni scomode.

L’isolamento sui limpers, questa volta anche con mani non esattamente di prim’ordine, è un’altra strategia utilizzabile quando abbiamo uno stack inferiore ai 20x. Metterle tutte su un limp di un giocatore che opera prima di noi, e vorrebbe guardarsi il flop ad un costo molto limitato, dovrebbe assicurarci una maggiore quantità di chips.