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Sette linee insolite da incorporare al proprio gioco: a lezione da Alex Fitzgerald
Mettere l’avversario davanti a decisioni difficili, a poker, se anche non è sinonimo di vittoria di sicuro contribuisce ad avvicinarla.
Ecco sette linee insolite che secondo il coach statunitense Alex ‘Assassinato’ Fitzgerald potranno far venire il mal di testa agli avversari che incrociate ai tavoli verdi.
Bettare sulla quarta carta a scala del board
“Ho impiegato tempo prima di capirlo ma quando ci sono quattro carte di scala sul board la maggior parte delle volte l’avversario non ha scala.”
Fitzgerald pone l’esempio in cui hero rilancia preflop e viene chiamato da big blind. Su flop 976 big blind check-chiama la cbet di hero e al turn arriva un otto.
“Con overpair il tuo avversario avrebbe tribettato preflop. Al flop avrebbe check-raisato i set e le doppie coppie. Significa che quando check-chiama questo flop la maggior parte delle volte ha mani mediocri. La maggior parte di queste mani mediocri non ha trovato la scala al turn. Spara un’altra puntata: la maggior parte degli avversari folderà la sua mano mediocre su quel brutto turn.”
Bettare su un board con quattro dello stesso seme
Questa dinamica riprende quella del punto precedente.
“Se al turn arriva la quarta carta a cuori, piazza una piccola bet. Se l’avversario ha una cuori non andrà da nessuna parte, ma non l’avrà una larga percentuale di volte. La tua piccola bet non deve funzionare spesso ed è possibile che faccia foldare all’avversario le sue mani mediocri”.
Bettare small tre strade contro big blind che flatta tanto
Per Fitzgerald questo è un esperimento divertente che può aiutare nelle value-bet. Lo statunitense fa l’esempio in cui hero ha A-T e dopo la sua apertura preflop e il call di big blind – un giocatore che gioca tantissime mani, scende un flop QT5.
“Qui devi fare qualcosa di diverso dal solito con la tua second pair, che probabilmente è buona. Devi bettare tre strade. Stai provando a far chiamare l’avversario coi suoi dieci spazzatura, quindi hai bisogno di bettare più piccolo. Prova a bettare un terzo pot in ogni strada, specialmente se il draw non viene completato. Sarai sorpreso dal numero di volte in cui sarai chiamato, e anche da quante poche volte riceverai un raise”.
Donk-leada le doppie coppie deboli da big blind
Per spiegare questo punto Fitzgerald fa l’esempio in cui hero checka da big blin Q4 su un piatto limpato da middle position e che ha poi visto due overlimp.
Il flop è KQ4. Per lo statunitense la maggior parte dei giocatori su questo flop va in check-raise ma è una move che allerta gli avversari.
“Sanno che non andrai in check-raise in un multiway pot con una coppia o un progetto. Per questa ragione tenderanno a metterti su doppia coppia. Non dovrebbe sorprendere che gli avversari giocano meglio quando hanno una buona idea di cosa tu possa avere in mano.”
Per questa ragione Fitzgerald in queste situazioni preferisce il lead-out:
“Gli avversari si chiederanno per quale ragione dovresti leadare se hai floppato bene e arriveranno molto spesso alla conclusione che sarai in draw. Con questa action riceverai tanti call che ti permetteranno di costruire grandi pot”.
Rilanciare preflop x2 pot
Questo punto vale soprattutto nei tavoli in cui si creano tanti multiway pot e in cui c’è una certa riottosità a foldare preflop.
“Dei giocatori decenti a volte potranno limpare una piccola coppia e poi chiamare un raise x7 del big blind. Ma non chiameranno un raise x18.
Chi limp/chiama 20bb? Di solito è uno dei giocatori più deboli al tavolo. Vuoi trovarti in heads-up contro di loro quindi ci puoi iniziare a lavorare su dal preflop. Per raggiungere l’obiettivo, guarda l’entità del pot preflop e rilancia per due volte. Sarai sorpreso di quanto spesso riceverai comunque azione da avversari deboli fuori posizione con mani spazzatura”.
Check-raisare dai blinds nei multiway pot
Questo punto invece vale per i giocatori che hanno una immagine tight, contro giocatori sensati.
“Mettiamo un 3-way in cui hai chiamato da big blind, se check-raisi su flop J46 con la tua immagine tight entrambi gli avversari ti metteranno automaticamente su un basso colore floppato”.
Over-bettare i board coordinati
Fitzgerald fa l’esempio in cui hero apre da bottone e riceve il call del giocatore da big blind, che chiama sempre con un ampio ventaglio di mani.
Su 752 cbetti e big blind dopo aver checkato chiama. Al turn arriva un jack e big blind checka di nuovo: secondo il coach, qui, bisogna andare in overbet di quando in quando.
“Pensaci, con overpairs avrebbe tribettato preflop. Su flop che presenta progetti di scala e di colore, avrebbe check-raisato set e doppie coppie. Probabilmente quando chiama al flop ha carte alte, progetti o coppie. Nessuna di queste mani ti vuole vedere bettare grande quando arriva il jack. Capisci quello che gli avversari vogliono che tu faccia, e poi fa’ l’esatto contrario. Non stai giocando veramente a no-limit finché non inserisci qualche overbet in bluff nel tuo gioco”.