La clamorosa rissa tra Adams e Nick Airball allo Stand Up Game

Le diatribe dialettiche, e non solo, ai tavoli da poker, soprattutto se ci sono giocatori di un certo spessore, attirano spesso la curiosità degli appassionati, in un gioco dove la savoir faire e la gentilezza dovrebbero farla da padrone in un tavolo di gentiluomini.

Ma spesso non va a finire in questo modo, tutt’altro, visto che le fattispecie su cui si giocano i colpi, sono infinite, figuriamoci quando vengono inserite variabili regolamentari che non vengono utilizzate con frequenza.

La regola dello Stand Up al No Gamble

L’episodio al quale ci riferiamo, fa capo ad una puntata di “No Gamble no Future“, registrata nei giorni scorsi da PokerGo, durante la quale è scoppiata una rissa tra Nick Airball,  Brandon Adams e Aussie Matt, alla luce di una mano contradditoria conclusasi con la contestazione di Matt, poiché Adams non avrebbe rispettato la regola aurea della specialità “Stand Up Game“.

Questa curiosa formula, prevede che tutti i giocatori si mettano d’accordo per giocare le mani in piedi attorno al tavolo e, da quel momento, chi vince il colpo, acquista il diritto a sedersi al proprio posto, ma continua a giocare, mentre tutti gli altri rimangono in piedi.

Il tutto continua fino a quando un solo giocatore rimarrà in piedi e pagherà una penale, ovviamente stabilita in partenza, a tutti gli altri giocatori del tavolo che, a quel punto, erano seduti.

Nel caso in cui un giocatore seduto vinca una mano successiva a quella che gli ha permesso di accomodarsi, porterà semplicemente il piatto a casa e gli altri rimarranno in piedi.

Quando tutti i giocatori torneranno a sedersi, si riprenderà a giocare normalmente.

Si parla, ovviamente, di una partita di cash game.

L’errore di Adams

Nella puntata di cui stiamo parlando, alla fine della mano contro Matt, Adams ha fatto scivolare le sue carte verso il dealer, senza però mostrarle al resto della compagnia, cosa che non si può fare allo Stand Up, si deve sempre mostrare, anche se l’avversario che ha perso, folda in una delle strade.

Matt lo ha fatto notare, contestando il fatto che Adams sarebbe dovuto rimanere in piedi, dopo questo errore.

Di solito vengono fatti spesso errori di questo tipo, ed è prassi che il giocatore che ha commesso l’errore, la prenda con sportività e rimanga in piedi facendo buon viso a cattivo gioco, visto che di per sé già la specialità è goliardica di suo.

Adams ha ribattuto che non conosceva la regola dell’obbligo di mostrare le carte, solo quella che se vinci la mano, puoi sederti, a prescindere dal fatto che mostri o non mostri il tuoi punti.

A essere tra i più intransigenti e non credere alla buona fede di Adams, lo stesso Matt e soprattutto Nick Airball, entrambi ancora in lizza per conquistare il loro posto da seduti, per cui interessati ad avere un avversario in più. Indignati tanto da minacciare di non continuare più il gioco.

La mediazione di Bellande

A quel punto ha preso le redini della cosa Jean Robert Bellande, che ha avuto un compito arduo, visto che far ragionare un fumino come Airball, ce ne vuole di pazienza e diplomazia.

Matt ha proposto che ad Adams fosse concesso di rimanere seduto, ma che gli fosse negato il premio pattuito a inizio accordo, che in questo caso era di $2.000, idea che Bellande ha sposato in pieno.

Per nulla d’accordo Airball, ancora più inferocito dalle richieste di Adams che chiedeva di andare a controllare la puntata del giorno precedente nella quale, a suo dire, non si è giocato con la regola del “Must Show“, cosa poi sconfessata dagli autori del programma, che hanno, al contrario, confermato che anche la giornata precedente si era giocata con l’obbligo di mostrare le carte, regola messa in chiaro dagli autori e, a quel punto, tutti si sono decisi a richiedere che Adams rimanesse in piedi.

Adams si è deciso ad accettare la decisione, ma gli animi di tutta la puntata sono rimasti piuttosto roventi, con frequenti battibecchi soprattutto tra Adams e Nick Airball.

Il risultato finale di quel turno? Nonostante le proteste, a pagare per tutti è stato proprio Nick Airball, che ha dovuto distribuire i suoi $2.000 anche ad Adams.