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il 16 Mag 2024

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Secondo Daniel Negreanu, Chris Moneymaker non è un giocatore da Poker Hall Of Fame

Secondo Daniel Negreanu, Chris Moneymaker non è un giocatore da Poker Hall Of Fame

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In una intervista con David Tuchman per la serie video di 888poker 888ride, un incontenibile Daniel Negreanu ha sganciato la bomba.

Dopo aver parlato degli anni della sua gioventù in Canada e del suo avvicinamento al poker, infatti, ‘Kid Poker’ ha toccato i criteri di ingresso alla Poker Hall Of Fame, chiarendo che a suo avviso Chris Moneymaker (che giusto i giorni scorsi ha trovato una importante vittoria internazionale dopo un lunghissimo digiuno) non è degno di farne parte.

 

Gli anni a Toronto

In apertura di intervista Negreanu racconta gli anni della sua giovinezza passati in quel di Toronto:

“É una grande città in cui crescere. I miei genitori mi hanno dato una educazione di tipo europeo, che è stata una grande cosa. Entrambi mi hanno amato più di quanto riuscissi a immaginare. Mi hanno insegnato la generosità, il bello del dare, l’etica del duro lavoro, tutte cose che mi hanno reso quello che sono oggi”.

Nella città canadese Negreanu si avvicinò al mondo dei giochi con lo snooker:

“A Toronto lo snooker è un grande gioco, è molto più rilevante del biliardo a otto o nove palle, avevo 13 anni quando iniziai giocare, mi innamorai subito dello snooker e quando mi resi conto che c’erano anche tornei ero completamente agganciato”.

 

 

Dallo snooker al poker

Grazie a un compagno di snooker, DNegs arrivò poi al poker. Oggi ancora ricorda nitidamente la sua prima volta con le due carte:

“La prima notte arrivai con dieci dollari e sei lattine di birra. Poco dopo i dieci dollari se n’erano andati e le lattine di birra con loro. Da quel momento ero incuriosito. Pensavo fosse solo fortuna ma dopo un po’ mi resi conto che vincevano sempre gli stessi e mi chiesi se fosse effettivamente così. Da quel momento ho iniziato a pensare in modo più approfondito al poker”.

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Le critiche alla Hall Of Fame

Arriva poi la critica di DNegs alla Poker Hall Of Fame cui è stato introdotto nel 2014. Secondo il canadese i criteri per stabilire l’ingresso nella ‘galleria della fama’ dei pokeristi non sono sempre stati seguiti alla lettera, in particolare dai giurati appartenenti ai media di settore.

“Non si tratta di essere tipi simpatici, né bravi o popolari. É una questione di numeri: quei giocatori hanno i numeri per entrare nella Hall Of Fame?”

 

“Moneymaker non ha i requisiti”

A parere di Negreanu, ogni anno dovrebbero esserci due ingressi alla Poker Hall Of Fame, attuando una distinzione tra giocatori e operatori dell’industria del poker.

“Come si fa a fare un paragone tra Josh Arieh e Matt Savage? Penso ancora che sia importante che siano i giocatori stessi a dare i voti. Adoro Moneymaker, ma ho pensato che il suo ingresso fosse una sorta di segno tipo “questo non è quello che avrebbe dovuto essere la Hall of Fame”. Chris non ha i requisiti per farne parte come giocatore. Non li ha. Ci può entrare come operatore dell’industria del poker? Se ha ottenuto dei voti in questo senso possiamo esaminare il caso. Ma i due ambiti dovrebbero essere separati. Io sono un tipo che prende tutto alla lettera e quindi voto in base a cosa dicono le linee guida.”.

 

L’intervista

Ecco l’intervista integrale a Daniel Negreanu:

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