Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
La splendida chiamata di Reis al Mystery Millions, con tanto di Thinking Process
Quando si giocano i tornei importanti come quelli schedulati nel calendario delle World Series Of Poker in corso di svolgimento a Las Vegas, la necessità di ogni giocatore è quella di prendere le decisioni corrette in ciascun momento dell’evento stesso.
Ma se siete pokeristi che giocano da qualche tempo, siete entrati in confidenza con quelle dinamiche che mettono in evidenza il fatto che anche se fai tutte le scelte corrette, può succedere nel breve periodo o nel torneo singolo, che esse non portino il profitto sperato.
L’articolo che vi proponiamo è cominciato prendendo come spunto una mano capitata all’evento Mystery Millions di inizio WSOP.
Il super call all’evento numero 5
Dobbiamo tornare indietro di qualche giorno e posizionarci temporalmente al Day 2 e Day 3 di questa 55esima edizione, quando si stava giocando l’Event #5: $1,000 Mystery Millions No-Limit Hold’em, che accolse la bellezza di 18.409 entries, per un prize pool di $16.199.920.
Ciò che vi raccontiamo è successo alla fine del Day 2, quando sono solo 30 i giocatori ancora in corsa, tra i quali Rafael Reis che era impegnato a conquistare il suo secondo braccialetto in carriera.
Poker.org ha parlato col giocatore brasiliano, che in quel momento è seduto su uno stack di 38 milioni in chips, circa 50 Big Blind, per un average che dice 23x, per cui Reis gioca 2x Average.
“Apro UTG+1 con A-Q offsuit. Non chiama nessuno fino allo small blind, che è il chip leader al tavolo con circa otto big blind in più di me. Ho giocato con lui per quasi tutto il Day 2, quindi sono in grado di restringere il suo range in base al modo in cui stava giocando”.
“Lo small blind rilancia solo 2,2x e io decido di flattare A-Q per valore. A volte uso il mio A-Q off come 4-bet/fold (a 5-bet), ma contro il suo range, A-Q è una mano molto forte, quindi chiamo.
“Il flop è stato Q-9-3 rainbow, e continua per 1/3 di piatto. Chiamo, non c’è altra vera opzione qui in questa fase”.
Al turn è sceso un 4 o un 5 di quadri, che apre un draw di colore e il mio avversario decide di mettermi ai resti, per cui ora mi si prospetta una decisione vitale che potrebbe eliminarmi o mettermi in una posizione di grande comodità.
Ho giocato con questo ragazzo per oltre 8 o 9 ore in totale e so che sopravvalutava le sue mani ed era molto sciolto. Potrebbe avere 93 three-bettati pre, potrebbe avere KQ/QJ/QT e nella sua testa scommette per ‘valore’.
“Non credo che abbia assi o re, io blockero la metà degli assi e avrebbe 3-bettato in modo diverso con i re. Avrebbe anche puntato una cifra molto più ragionevole al turn, questo era il suo schema”.
Mille pensieri, ma arriva il call
“Poi comincio a pensare a progetti combo come, K-J a quadri o 10-J a quadri, o semplicemente a quadri secchi. Ho circa 26 milioni dietro, che è ancora più della media, e sto giocando su un tavolo piuttosto morbido. Ne mancavano 30 e mi consideravo uno dei migliori giocatori rimasti in campo, quindi dovevo prendere in considerazione tutte queste cose prima di prendere una decisione.
“So che la maggior parte delle volte se chiamo, avrò messo da meglio. Ma devo pensare se voglio correre o meno il rischio. Sono entrato in the tank per due o tre minuti, e alla fine ho deciso di fare la chiamata perché avrei avuto il chip lead complessiva per qualcosa come 80 milioni. Quello stack da solo significherebbe essere ben al di sopra della media anche al tavolo finale e ho una vera possibilità di giocare per $1.000.000″.
“La mia decisione si è rivelata corretta, visto che il mio avversario si è presentato con JT e poteva contare ancora su una discreta equity, circa il 32%, con la sua open-ender e il suo progetto di colore.
Sfortunatamente per me uno dei suoi out si è palesato al river, nonostante io avessi l’asso di quadri e riducessi ancora di più le sue possibilità. Il mio torneo si è chiuso in quel momento, a causa di un 6.