Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
“Voglio una vera deep-run al Main WSOP!” La priorità di Adrian Mateos dopo i cooler di questa edizione
Chiuse le World Series Of Poker dei record è tempo di bilanci.
Nel blog della poker room di cui è testimonial, Adrian Mateos ha definito questa edizione per lui molto positiva.
Alle WSOP 2024 lo spagnolo ha trovato sei in the money con due tavoli finali; al 50k High Roller ha chiuso in quarta posizione per 681 mila dollari di premio, al 10k Championship 6-Max NLHE ha invece alzato bandiera bianca in quinta posizione per 198.261$. Quest’ultimo era lo stesso torneo in cui due edizioni fa eliminò Daniel Negreanu.
Non dovesse bastare, lo spagnolo più vincente di sempre ha concluso in seconda posizione un High Roller da 10.100$ giocato all’Aria per 85.000$ di moneta. Ma per lui il Main Event continua a essere una sorta di tabù, e di sicuro non per sue colpe.
Il fascino del Main Event
Mateos spiega l’unicità del torneo:
“Il Main Event è una razza a sé stante e non solo perché ha la struttura migliore, che ti permette di giocare il tuo miglior poker, di provare soluzioni creative e di adottare una strategia di sfruttamento (se trovi il tavolo giusto!). Personalmente quello che mi piace di più di questo torneo sono le sensazioni e le speranze che è capace di suscitare in giocatori non abituati a partite così costose. Ecco perché, come giocatore professionista, devi affrontare ogni livello con la massima concentrazione.”
Quando un pro dà il massimo
È questo l’atteggiamento con cui Mateos si è approcciato al nono Main Event disputato in carriera:
“Questo è quello che ho cercato di fare e guardando indietro posso dire di aver giocato il mio miglior poker. Mi sentivo completamente ‘in the zone’, come si suol dire. Corpo e mente erano sintonizzati e sono riuscito a far crescere il mio stack in modo coerente. Ma probabilmente lo sai già, sono caduto durante il Day 5. Non mi dilungherò su come sono stato eliminato, innanzitutto perché probabilmente già lo sai: la notizia è circolata attraverso i vari media che seguono le WSOP. E poi, visto che non è altro che poker, i “coolers” fanno parte del gioco e quindi è inutile approfondire l’argomento.”
Il cooler scansato e il cooler decisivo
Ripercorriamo invece questi cooler che secondo tanti non hanno fatto altro che riconfermare l’immensa statura di Mateos.
Nel primo infatti lo spagnolo ha evitato di giocarsi il torneo con coppia di re preflop limitandosi a flattare la fourbet dell’avversario, che appunto aveva una coppia di assi. Di più.
Dopo aver chiamato la continuation bet avversaria di un terzo pot su flop 4Q2, Mateos ha foldato i suoi re sul T turn dopo la second barrel committante dell’avversario, che come detto aveva proprio AA!.
Più tardi Mateos si è invece trovato in all-in preflop con coppia di assi contro AK del connazionale Garcia, che dopo una picche al flop chiudeva colore in runner-runner lasciando ‘Amadi17’ con gli spiccioli della merenda con cui poi trovava l’eliminazione con coppia di due contro coppia di sette.
Obiettivo deep-run
Adrian riconosce di aver giocato forse il suo miglior poker di sempre aggiungendo che non vede il 350° posto conclusivo al Main Event WSOP come una deep-run:
“Preferisco ricordare il lato positivo: sto vivendo il miglior anno della mia carriera, sto giocando meglio che mai e le sensazioni sono ottime. In questo contesto, le eliminazioni sono molto più facili da accettare! E ne sono sicuro: un giorno, gestirò definitivamente il Main Event delle WSOP. In ogni caso, farò tutto il possibile affinché ciò accada. Finire al 350° posto su 10.112 giocatori per me non è proprio una deep-run! Questo obiettivo rimane quindi in cima alla mia lista delle “cose da fare”.