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Teranie bluffa al river, Phil Laak torna a vincere un torneo dopo 14 anni
Ogni tanto ricompare, ne parliamo di lui come un mostro sacro del poker internazionale in letargo e lo riesumiamo quando partecipa a qualche format televisivo di cash game, o quando c’è da pubblicare una sua vecchia mano contro gli amici di una vita, come ad esempio Antonio Esfandiari, oppure, ma lì non si tratta più di amicizia, con Jennifer Tilly.
Stiamo parlando del ruggito del vecchio leone Phil Laak, che è tornato prepotentemente alla ribalta dopo aver vinto un torneo mica da ridere al “Bike” di Los Angeles.
Torna a ruggire Phil Laak
Sono passati 14 anni dall’ultimo successo del giocatore americano, una serie interminabile di piazzamenti e buchi dell’acqua, dovuti anche e soprattutto al suo nuovo/vecchio amore, il cash game, che negli ultimi anni ha praticamente monopolizzato il tempo impiegato al tavolo.
Nel 2010 portò a casa la vittoria del $560 buy-in Mega Millions XXVII al Parkwest Bicycle Casino e siccome l’assassino torna sempre sul luogo del delitto, Laak ha messo in tasca un successo prestigioso non più tardi di un paio di giorni fa, quando è arrivata la vittoria per un totale di $ 380.245.
Il torneo no-limit hold’em da $2 milioni garantiti ha portato alla conclusione delle Legends of Poker Series, che sono iniziate il 12 luglio scorso e si sono concluse mercoledì con la vittoria di “Unabomber”.
Nel heads up finale, Laak ha battuto Behzad Teranie che è arrivato secondo in quella che si è rivelata una battaglia lunghissima.
Superati i 4 milioni
Nonostante la passione per il cash game, Laak ha così superato la soglia di premi vinti in carriera pari a 4 milioni di dollari, secondo Hendonmob, il sito di rilevamenti delle vincite per i piazzamenti ai tornei live.
Questo il risultato finale per i primi:
Pensate che i due protagonisti del heads up conclusivo, Laak e Teranie, hanno iniziato a giocare con 70 milioni a testa e da lì, nonostante Teranie si sia complicato la vita molto presto, Laak non è riuscito a chiudere la partita in fretta.
La mano decisiva veniva giocata su questo board: q 6 2 9 2 e, per la terza volta, Laak decideva di checkare fuori posizione la sua doppia coppia, q 9 e induceva così al bluff il suo avversario che le metteva tutte con 8 5 snap callato dal suo avversario con la sua top two pair vincente.