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Una mano con Faraz Jaka: “Sono le situazioni più comuni a fare la differenza”
Hero call, hero fold, super bluff in quadruplo carpiato… Se ci esaltiamo per il poker è anche per l’alto tasso di spettacolarità di alcune giocate.
Ma a fare la differenza nella carriera di un pokerista sono le situazioni più comuni. È dalla capacità di gestire le situazioni di gioco che si presentano più spesso, che passa il profitto sul lungo termine di un giocatore.
Lo spiega il pro e coach Faraz Jaka:
“A poker è facile farsi prendere da giocate appariscenti e rare capaci di impressionare, ma se vuoi vedere un vero miglioramento devi padroneggiare i fondamentali. Sono le situazioni quotidiane, come quella che sto per condividere, che si presentano costantemente, a fare la differenza nel tuo gioco.”
La mano da un 3k WSOP
Jaka racconta una mano giocata a un evento WSOP da 3.000$ di buy-in. Con 22bb di stack ‘The Toilet’ apre JT da hijack. Chiamano bottone e big blind.
Su flop AT7 i tre vanno in giro di check. Sul turn 5 Jaka deve parlare dopo il check di big blind e si chiede se non sia il caso di piazzare una bet. Alla fine decide di checkare e poi chiama la half-pot bet di bottone.
“Ogni volta che hai una coppia al turn in un multiway pot ti devi sempre chiedere da cosa puoi prendere valore. Qual è il tuo plan per il river? Non puntare alla cieca solo perché sei preoccupato di venire estromesso con la tua second pair con kicker mediocre, o perché hai paura di ‘sembrare debole’. Chiediti cosa guadagni a bettare, e poi chiediti se checkando puoi indurre dei bluff. Se è difficile puntare e ricevere valore da mani peggiori, allora giocare la mano come se fosse un bluff-catcher potrebbe essere un modo più valido per portare via i soldi al tuo avversario.”
Oppo in bluff
River Q Jaka checka, oppo overbetta 125% pot, Jaka chiama e alla vista del K9 avversario incassa.
“Con le mie carte blockeravo mani come KJ e QTs che il nostro avversario poteva rappresentare con quella bet larga al river. Se avessi semplicemente bettato qui mi sarei reso la vita meno difficile ma avrei preso un piatto molto più piccolo.”
Proprio come aveva detto parlando del turn, Jaka ha trattato la mano come se fosse un bluff-catcher e ha così potuto massimizzare il suo valore. Se fosse uscito in bet, è davvero difficile credere che l’avversario lo avrebbe pagato.