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Dan Cates: “conoscere il cash game aiuta a vincere i tornei con strutture lente”
Quando leggiamo un articolo sulle dichiarazioni di Dan Cates, sappiamo bene che possiamo aspettarci di tutto, così come possiamo aspettarci di tutto quando preannuncia travestimenti particolari quando partecipa ai tavoli finali di tornei importanti o sessioni di cash game impegnative.
Nella giornata di giovedì è uscita una sua intervista sulla quale si è lasciato andare ad alcune disquisizioni di carattere tecnico, che potrebbero avere le giuste ripercussioni tra i giocatori di poker.
Vincite straordinarie
Se è vero come è vero che Dan “jungleman” Cates, si è costruito il bankroll giocando partite di cash game in cui ha battuto tutti i livelli, non si può non accorgersi delle vincite in carriera nei tornei live, oltre che online, per le quali ha portato a casa, secondo Hendonmob, un totale di quasi 15 milioni di dollari.
La doppia vittoria al Poker Players Championship da $50.000 del 2021 e del 2022 alle World Series Of Poker di Las Vegas, non sono nemmeno le sue vittorie più importanti a livello economico, visto che sono state entrambe superate dal terzo posto al Triton Poker Super High Roller Series di Londra, del 2023, quando mise in tasca la non disprezzabile cifra di $1.940.000.
Nei giorni scorsi ha condiviso i suoi pensieri in un’intervista rilasciata a David Tuchman al 888Ride, intervista che potrete trovare sui canali Youtube.
Le parole di Jungleman
L’intervista, ripresa dal portale latino CodigoPoker, ha messo in evidenza il pensiero di Dan Cates nero su bianco.
Uno dei momenti più interessanti dell’intervista, è stato proprio quello in cui è stato toccato l’argomento di quei due successi di fila al PPC, quando Tuchman gli ha chiesto cos’aveva provato in quelle due vittorie.
“È stato fantastico. Sento che sia giusto che abbia vinto questo particolare evento”.
Cates non ci ha messo molto a ricordare il suo primo amore, il cash game, legandolo alle sue più grandi vittorie.
“Questo torneo mette in evidenza queste caratteristiche ( quelle di ottimo giocatore di cash game NDR ). È molto favorevole per i giocatori di cash game perché la struttura è molto lenta e se vuoi vincere, hai bisogno di conoscenze dai cash game e meno dall’ICM, che è uno dei miei punti deboli”, ha spiegato.
“Non sono il migliore”
Nonostante i risultati parlino per lui, Dan Cates, e non è la prima volta che succede, ha ancora una volta dichiarato di non sentirsi uno dei migliori nei tornei di Texas Hold’Em, tutt’altro.
Secondo il suo pensiero, infatti, le sue qualità risiedono in altri ambiti del gioco, non puramente tecnici e, spesso, facenti capo ad altre specialità.
E infine un pensiero sul suo personaggio:
“Quello che sono riuscito a fare è simbolico. Inoltre, questo torneo mi ha anche permesso di portare un po’ di esibizionismo e divertimento nel gioco”