Il mindset del pokerista che vuole progredire ogni giorno secondo Mustapha Kanit

A poker non si smette mai di imparare e ogni input può essere quello giusto per progredire un po’ ogni giorno.

Sul suo blog Mustapha Kanit ha pubblicato un post che rivela molto del mindset che gli ha permesso di arrivare ai risultati cui è arrivato.

L’impatto della cultura

Dopo aver spiegato che ogni cultura ha un impatto sullo stile di gioco del field, e aver sottolineato l’importanza dell’adattarsi di conseguenza, Kanit scrive che bisogna iniziare a conoscere sé stessi per cercare di migliorare.

Ognuno ha il suo percorso. Quello di Musta a inizio carriera, più che di teoria pura, era fatto di analisi di mani di altri.

“Annotavo mani e spot notevoli, o anche mosse creative di alcuni avversari da cui volevo trarre ispirazione, per provare a riutilizzare quelle action nelle sessioni successive. Volevo sapere se potevano davvero funzionare, se erano qualcosa di solido e come avrebbero potuto reagire i miei avversari. Volevo anche sapere i motivi delle loro giocate e trovare il modo di sfruttarle.”

L’input per il mini-raise

Musta dice che è così che anni fa iniziò ad aprire preflop con mini-raise, molto prima che questa diventasse la size standard.

“Durante uno dei miei primi EPT mi trovai al day 1 contro un giocatore molto forte. Mentre il resto del field rilanciava tra 2,8 e 3,5 BB lui sizava sempre il minimum raise. Mi fece riflettere molto. Andai a casa e provai a implementare la mossa. Mi resi conto che i rilanci di 2,2 BB erano molto più adatti al field italiano. Per un anno fui l’unico a utilizzare le size che poi sono diventate standard.”

Parlare con gli amatori

Per un giocatore di poker è importante trarre spunti per migliorare da chiunque, sfruttando ogni occasione che si presenta. Musta fa l’esempio dei giocatori poco esperti.

“Conoscere la loro prospettiva e perché fanno determinate cose può essere molto utile, aiuta a capire il loro gioco e ad anticipare i loro processi di pensiero.”

Progredire ogni giorno

Non solo: secondo Kanit, per un pokerista che pensi al lungo termine è importante migliorare ogni giorno, anche di poco, che sia da un punto di vista professionale o personale.

“Penso che gran parte di questo processo abbia a che fare con il modo in cui ci relazioniamo con gli altri. In ogni viaggio, esperienza o giornata lavorativa non traiamo vantaggio solo a livello economico: va tutto molto più a fondo del denaro vinto o perso.”