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“Bastavano due all-in per portare a casa il torneo…” Le parole a caldo di Umberto Ruggeri dopo il secondo posto al Main Event Irish Poker Open
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A poche ore di distanza dallo showdown che lo ha condannato al secondo posto del Main Event Irish Poker Open, Umberto Ruggeri si è concesso ai colleghi di AssoPoker per raccontare l’emozionante torneo.
‘Spadino’ è soddisfatto del risultato complessivo, soprattutto perché arrivato in mezzo a non poche difficoltà, ma la caccia al trofeo importante del romano è ancora aperta.
“Dare il massimo sempre”
Il racconto di Umberto inizia dalle prime battute del Main Event Irish Poker Open, un torneo, dice, approcciato un po’ come tutti gli altri che gioca:
“Ho cercato di dare il massimo dall’inizio in tutte le mani e ho cercato di fare quel che potevo fare. Al day 2 sono arrivato in media e ho continuato a macinare nella fase bolla, che credo di aver gestito abbastanza bene anche se poi ho chiuso il day 2 molto corto, con circa 15bb.”
Il day 3 poi, parole sue, è stato un vero e proprio “capolavoro”.
“La prima mano sono sceso da 435k a 270k di stack foldando top pair. Sono rimasto con otto bui e da lì, anche grazie a un paio di colpi in cui me le hanno letteralmente tirate in faccia, sono tornato a 30-40bb di stack. Lì ho cominciato a macinare tutto il day fino a chiudere chipleader”.
Notti insonni
Nelle sue giornate irlandesi Ruggeri ha mantenuto sul torneo un focus tale da impedirgli di dormire e mangiare.
“Stavo in una modalità in cui pensavo solamente al torneo, ero iperconcentrato. Mi sono detto che era la mia occasione e che dovevo dare tutto. E penso di aver dato veramente tutto ma purtroppo l’irlandese che ha vinto ieri era ingiocabile sotto tutti i punti di vista. Per come si era messa comunque sono contento del secondo posto”.
E nonostante il grande divario in chips, Umberto ha continuato a ritenere la vittoria possibile fino alla fine.
“Alla fine sappiamo tutti come è il poker, bastava che vincessi due colpi per portarmi a casa il torneo. Invece ho perso subito il primo showdown e a casa sono andato io. Però devo dire che sono veramente contento, non ho rimpianti e ogni tanto bisogna anche accettare il verdetto senza recriminazioni”.
Bilancio positivo
Il bilancio di questa trasferta in terra irlandese per Umberto non può che essere positivo, visto che nell’unico altro torneo Irish Poker Open giocato, l’High Roller da 5k di buy-in, ha chiuso in quinta posizione per un premio di 44.700€.
“Sono entrato all’High Roller appena atterrato, in late position perché l’aereo è arrivato che era tardo pomeriggio. Sono passato dal day 2 e il giorno subito dopo mi sono schierato al Main Event. Neanche mi sono riposato, da lì sono stati altri quattro giorni in cui non ho potuto fare altro che giocare, 14 ore al giorno al tavolo. La trasferta è stata molto intensa e ora ho bisogno di riposare perché tra una settimana inizia Montecarlo”.
Tra l’altro coi bei risultati all’Irish Poker Open Umberto ha oggi superato il muro del milione e mezzo di dollari in vincite live, ma per lui questo è un dato statistico che ha una importanza molto relativa.
“Sono più importanti i risultati che ho fatto negli ultimi tempi, che mi danno una consapevolezza sempre maggiore del livello cui sono arrivato, oltre ovviamente a rafforzare il bankroll. Ho dedicato gli ultimi cinque anni della mia vita a questo gioco, con costi anche sociali, e ora spero di portare a casa un trofeo il prima possibile”.