Main Wsop, poco allo start – Candio: “Tutto ok, sono pronto”

LAS VEGAS – Giacca scura, cappellino, maglioncino portafortuna a strisce legato attorno al collo. Si è presentato così Filippo Candio questa mattina, ore 10, al Penn&Teller Theatre del Rio dove tra poche decine di minuti partirà il tavolo finale del Main Event Wsop che vede l’azzurro tra i magnifici nove, i November Nine. Un cenno per dire “tutto ok, devo andare”, e poi via, verso il suo destino.

C’è la riunione dei magnifici nove, a cui parteciperà, invitato speciale, anche Gabriele Lepore “ormai diventato – dice Galb – November Ten visto che Pippo mi ha chiamato con lui alla riunione prima dell’inizio. Filippo sta bene, molto bene. Io invece sono distrutto, tra biglietti, casini vari e tutto. Sono come il testimone dello sposo, anzi, peggio. November Ten appunto”. Curiosità. Filippo Candio oggi non indosserà la toppa di Full Tilt visto che il regolamento Wsop prevede solo tre sponsorizzati, e la room ha scelto di puntare su Mizrachi, Dolan e Cheong. Speriamo abbiano fatto un grave errore.

ELETTRICITA’ All’ingresso del teatro una fila che si snoda per i corridoi del Rio fin giù al centro congressi. Manco a dirlo l’arena sarà tutta esaurita. “Sono qui dalle quattro e dieci del mattino” dice Mike, il primo della fila, che è “canadese ed è qui per tifare Matt Jarvis”.

L’atmosfera già nei corridoi, è elettrica. Gruppo di tifosi di Jarvis esultano e inneggiano al loro idolo. I compagni di lavoro di Soi Nguyen, che è dipendente di una compagnia di attrezzature elettromedicali (“ma ancora per poco speriamo” dicono loro), fanno un gran baccano.

I tifosi di “The Grinder” Mizrachi distribuiscono magliette celebrative per il loro eroe. Gli italiani arrivano alla spicciolata. Cristiano Blanco, Claudio Rinaldi, l’”avvocato” Candio sono fuori che si occupano di gestire biglietti. Arriva Mizrachi. E firma una pila di autografi. Joe Cheong pure. La riunione dei nove può finalmente avere inizio.

AL TEATRO Aprono le porte del teatro. Siamo i primi, dentro è silenzio e operoso lavoro dell’organizzazione. In qualche decina di minuti entrano gruppi di tifosi. L’atmosfera si riscalda. Cori. Sembra di essere allo stadio. Che tensione. Non ci stiamo più dentro. Sugli schermi passano le immagini del day7 e del day8. Qui si fa la storia ragazzi.

Rudy Gaddo inviato a Las Vegas