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Pokerstars EPT Deauville Final Table – Kranich vince in Francia, Andrea Benelli è quarto
Rivivere le emozioni di questo tavolo finale non è facile, conoscendone già l’epilogo. Andrea Benelli deve abbandonare il torneo in 4° posizione, anche se l’amarezza, probabilmente, potrà essere mitigata da 220.000€ circa in saccoccia.
Resta certamente un retrogusto insopportabile nella bocca, perché tutti noi che abbiamo vissuto in prima persona questo evento abbiamo visualizzato Tristan Clemencon e Andrea Benelli come possibile heads-up finale. Morale? Il poker è bizzarro e a volte tira brutti scherzi.
Il chipleader del tavolo finale è proprio il diciannovenne francese Tristan Clemencon. Si contraddistingue fin dalla prima mano per la sua iper-aggressività e per la sua spavalderia. Mostra il primo bluff e rilancia una mano sì e l’altra anche. Solo l’olandese Jorn Walthaus non si fa intimorire dal ragazzetto e spesso e volentieri sarà lui a mettergli freno.
Ma prima c’è spazio per l’eliminazione del francese Thomas Delatte per mano di Bruno Launais. Il cortissimo Thomas controrilancia impegnando nel piatto più di metà delle sue chips e il mediocre A-10 che possiede non può nulla contro A-K del connazionale. Fuori uno. Per noi italiani la soddisfazione sarebbe impagabile. Vincere in casa dei francesi non ha prezzo.
Andrea, zitto zitto, incrementa il suo stack con sapienti rilanci preflop in posizione e mirati controrilanci, coadiuvati anche da un ottimo rush di carte. Ecco però che scompare un altro francese. Bruno Launais lascia il torneo in 7° posizione quando manda il resto con A-7 offsuit e viene chiamato dal connazionale Arnaud Esquevin con A-K. La battaglia tra Tristan Clemencon e Jorn Walthaus deve arrivare ad un epilogo ed è l’olandese ad uscirne con le ossa rotte. L’eliminazione al 6° posto segue più o meno la stessa dinamica delle precedenti: la mano dominata è spedita a casa con il benservito.
Tocca a Benelli riequilibrare le sorti della partita eliminando in 5° posizione il cortissimo e tenacissimo Jonathan Azoulay. Anche questa volta la mano peggiore perde. J-8 contro A-2 di Andrea che dal BB va a vedere l’all-in del francese. Il flop contiene sia il Jack che l’Asso e il turn e il river non aiutano il francese. E siamo a quota tre, ne rimangono due… La fase di gioco a 4, come anticipato, sarà fatale ad Andrea Benelli.
Prima fa raddoppiare il corto Moritz “Catenaccio” (il suo nick su PokerStars) Kranich che usufruisce del suo bonus sculata proprio contro Andrea, poi deve subire la purga massima da parte del francese Clemencon. Andrea rilancia nella guerra dei bui da small blind con J-J. Il francese vuole vedere il flop con 7-9 offsuit. Il flop recita 4-7-3 rainbow per la top pair del francese. Gli uncini di Andrea sembrano aver inlamato un bel pesciolino succulento. Andrea continua a puntare e il francese continua a vedere. Il turn è un K che potrebbe spaventare Andrea, ma la puntata è consistente e non certo timorosa: 400.000. Ancora il call del francese. Il river è un macigno: un 7 che accoppia il board e fa legare il tris a Tristan. Andrea non punta e lascia la parola a Clemencon che punta meno di metà piatto: 500.000. Andrea instant-calla e perde ben 1.300.000 chips in un sol colpo. Gli uncini poi ricompariranno nella smazzata seguente, ma nelle mani del francese Esquevin che lega tris sul flop, mentre Andrea lega top pair con la donna. Situazione inevitabile e Andrea perde tutto lo stack. Rimane con 40.000 sui blinds 30.000/60.000 ante 5.000. A nulla serve il 4-up al buio.
La mano successiva sarà quella della condanna definitiva. Voi penserete… il resto è storia. Clemencon vince a mani basse questo EPT di Francia. E invece no… Il sornione e catenacciaro Kranich trova il raddoppio su Esquevin e torna ad essere insidioso. Call dallo SB per lui e raise di cattiveria del francese Clemencon con 8-2off. Kranich che aveva provato a vedere un flop economico con J-10, paga l’ulteriore dazio. Flop: 10-10-8. E’ il flop che cambia il volto al torneo. Il francese esce puntando, il tedesco rilancia e il francese vuole vedere il turn. E’ un 2. Carta drammatica. Clemencon passa la parola al tedesco che mette tutte le chips all’interno del piatto. Il francese copre Kranick per appena 100.000 e sarà proprio quello l’importo che gli rimarrà dopo il call. Inevitabile l’uscita al 3° posto.
L’heads-up finale vede il tedesco primeggiare in scioltezza sul restante partecipante francese. Come avevo anticipato all’inizio del resoconto di oggi, il poker è un gioco bizzarro e il tavolo finale di questo EPT ne è l’esempio lampante. Vincere in casa dei francesi poteva essere la soddisfazione massima, ma possiamo consolarci pensando che, in fondo, nessuno dei 5 francesi in gioco è riuscito a mettere le mani sulla coppa di PokerStars in casa propria. L’organizzazione ci dà l’arrivederci per il 2010. Io di Francia ne ho avuto già abbastanza e me ne torno a casa con un sorriso beffardo.
Lorenzo Grandi