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I 10 players simbolo del 2010 in Italia
Il 2010 è stata una buona annata per il poker nostrano che finalmente ha acquisito maggiore spazio a livello internazionale grazie ai molti risultati ottenuti dai nostri giocatori nei maggiori circuiti internazionali: gli italiani sono ormai una presenza costante nei tavoli finali dei grandi eventi EPT, ma quest’anno anche protagonisti durante le WSOP grazie a Filippo Candio.
Scegliere tra i 10 nomi più rappresentativi di quest’anno è più difficile del solito proprio perché in molti meriterebbero una citazione per ciò che hanno fatto vedere. In questa speciale selezione rientrano solamente i risultati ottenuti in tornei live mentre per l’online va fatto un discorso completamente diverso.
Filippo Candio: sicuramente il risultato più importante nella storia del poker italiano l’ha ottenuto “driveon” con il final table alle ultime WSOP. Questo risultato lo ha lanciato al primo psoto nella money list italiana davanti alla leggenda Max Pescatori.
Fabrizio Baldassari: dopo Candio sicuramente il premio della “best performance” va a lui runner-up del Main Event delle WSOPE, ma nella stagione di superbaldas c’è anche un final table table nella PRO LEAGUE a Sanremo e delle ottime performance ai tavolo High Stakes di Full Tilt dove ha guadagnato nell’anno altri 800,000$.
Sergio Castelluccio: mr.tavolo finale o nulla. Castelluccio di final table quest’anno ne ha fatti ben 4 tra cui spicca naturalmente la vittoria dell’IPT di Sanremo. Il “genio delle tartarughe” quest’anno ha dimostrato di essere un giocatore di primo piano e si è infilato tra i primi 20 della money list italiana.
Alioscia Oliva: una grande stagione per il romano che nel finale di anno ha anche fatto il colpo grosso nel Main Event del People’s Poker Tour. 200,000 euro vinti e 4 final table rappresentano un bottino notevole anche per un giocatore come lui che di vittorie alle spalle ne ha già tante.
Riccardo Lacchinelli: annata incredibile per il “funambolo” che mette ben 12 bandierine e 8 tavoli finali. Ma le sue statistiche si impennano grazie al secondo posto nell’IPT di Sanremo che rappresenta la vincita più alta mai fatta dal player di Snai. Una promessa del Poker e un commentatore di successo o viceversa, fate voi.
Stefano De Montis: il delfino è uscito dal mare dell’online e ha iniziato a macinare euro nei tornei live. 4 tavoli finali e oltre 200,000 euro vinti alla prima vera stagione nei circuiti live rappresentano una partenza incredibile gli è mancata solo la vittoria di un evento, ma possiamo scommettere che è solo questione di tempo.
Giovanni Safina: sicuramente il maggiore exploit di quest’anno, l’avvocato siciliano appare dal nulla a inizio stagione e si presenta a Las Vegas per gicoare la PartyPoker Premier League contro giocatori ben più affermati chiudendo la terzo posto. Poi non ancora soddisfatto si ripete nel WPT London con un quinto posto e nel frattempo ha inserito la toppa di PartyPoker sulla sua camicia.
Matteo Taddia: il più costante, ben 17 ITM in Italia, a Las Vegas e a Praga. Di tornei Rooney ne ha vinti due quest’anno, sicuramente il Main Event del Campionato Nazionale di Poker Club è stato il suo acuto, ma non vanno dimenticati anche i due tavoli finali nel PGP e nell’IPT. Lentamene scala la money list assestandosi quest’anno al 37mo posto.
Francesco De Vivo: scartato alle prime selezioni per il Team PRO di Everest vine ripescato grazie al forfait di un giocatore tedesco. De Vivo dimostra subito che meritava questa chance con un secondo posto all’EPT di Copenaghen e con altri 3 tavoli finali nel corso della stagione.
Irene Baroni: la migliore delle giocatrici italiane di quest’anno la giocatrice del team GDPoker fa ben 7 ITM portando a casa qualcosa dopo ogni gita a Saint Vincent per le tappe del Poker Grand Prix, ma si guadagna questo posto grazie al final table nel Ladies Event del Pokerstars Caribbean Adventure di gennaio scorso e la terzo posto nel Main Event PGP di maggio.