Pokerstars.com EPT Copenhagen Day1b – Andrea Benelli Chipleader

Solo tre.Inizia il Day1B con la triste e amara considerazione che nella giornata precedente solo Pagano, Pengue e l’ esordiente Lepore hanno “passato il turno”. Ma oggi si può e si deve fare meglio. Scendono in campo in 17 e nonostante molti esordienti e qualificati si ha la sensazione che qualcosa di grosso possa veramente succedere.

Oltre al Darietto nazionale ( protagonista di un inizio davvero notevole ) schieriamo anche l’ormai temutissimo Andrea Benelli a capitanare la truppa dei toscani composta anche da Gianluca Trebbi e Matteo Fratello. Quest’ultimo in particolare esordiente in un Ept come i giovani emiliano-romagnoli Leonardo Patacconi e Fabrizio Dosi, tutti qualificati su Pokerstars. La giornata inizia male perché proprio al tavolo 15 si consuma uno scontro fratricida che ci toglie un protagonista. Gianluca Marcucci elimina Stefano Demontis con un terrificante set-overset al flop.

Benelli parte in sordina e anche Calia e Cantonati hanno tavoli difficili. Verso sera perdiamo anche Dario Minieri e a questo punto cominciano a salire sugli scudi i toscani. Trebbi è autore di una giornata costante e produttiva sempre sopra average con una lenta ma soffocante pressione al tavolo che farà si che lo lascino quasi sempre indisturbato nei sui contro-rilanci in posizione mentre allo stesso tavolo Fratello appare teso e troppo desideroso di entrare a ogni costo in tutte le mani.

Cortese al tavolo del giovane talento romano subisce all’inizio i giocatori dì esperienza come Bistsch e soprattutto Jacobson, ma alla fine si cala egregiamente nella parte arrivando a 50.000 pezzi proprio in chiusura. Proprio mentre cioè perdiamo un altro carico da 90 come Beniamino Speroni. Giornata in agro-dolce quindi dove ci si alterna continuamente tra il sorriso e il rammarico.

Nicolò Calia esce e subito Giovanni Battista Cantonati si porta oltre le 30.000 chip a tre mani dalla fine giustiziando il russo Kravchenko. Menzione d’onore per i miei conterranei Dosi e Patacconi. Il primo ha giocato 7 livelli al tavolo con Danny “The Dry” Ryan, Sebastian Ruthemberg e Andrew Chen cavandosela egregiamente e senza timori riverenziali ( già al primo livello infatti mandava la vasca al turn per vincere un monster pot e far passare l’avversario), non certo clienti morbidi ma Fabrizio è ancora dentro seppure short.

Per l’altro giovane bolognese un esordio pieno di emozione in un tavolo che annoverava tra gli altri i fenomeni Flowers e Sahamies ( “Zigmund”). Resiste sette livelli con grande applicazione e serenità e al momento dell’eliminazione saluti tutti sorridente augurando ai colleghi miglior sorte della sua, cosa che gli vale strette di mano calorose e complimenti in tutte le lingue. Bravo Leonardo, tu hai vinto comunque.

E poi Benelli. Eh si, arriviamo al campione di Prato che ormai è un frequent delle zone calde e soprattutto dei tavoli finali. Dopo un inizio sonnolento si porta a circa 35.000 chips imponendo rispetto al tavolo che vede il tremendo giocatore di cash game Theo Jorgensen, idolo di casa e da subito str chip leader del torneo con eliminazioni a ripetizione. M ain due mosse il giocatore di Prato lo scalza eliminandolo e chiudendo la giornata come chip leader del torneo a oltre 107.000 chip. Prima ( 8-8) con un fortunato colore runner runner che fa spogliare i “2 Re” di Theo e successivamente con tris al flop che diventa full al turn contro il solo trips del danese che gli consegna le rimanenti dotazioni di plastica e le chiavi di questo Day1b.
Completano la truppa dei superstiti Marcucci e Roberto Falco ( in totale 8 ) che si sommano ai tre del giorno precedente. Undici totali insomma, come nella miglior tradizion italiota-pallonara per una neve che cadendo lenta su Copenhagen speriamo si tinga d’azzurro….