Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Il poker ti insegna a guardare al lungo periodo, a non rinunciare ai profitti e ad essere realista
Proseguiamo il nostro cammino nell’analisi delle motivazioni che rendono il poker uno sport adatto a tutti e che come tutti gli sport ci aiuta a migliorare la nostra vita quotidiana.
Avevamo cominciato il nostro cammino traducendo un articolo di David Sklansky e Alan Schoonmake, analizzando nel primo incontro gli aspetti generali che rendono il poker un gran maestro di vita, abbiamo poi rivolto il nostro sguardo, nel secondo appuntamento, alla capacità del poker di migliorare le nostre abitudini di studio e le conoscenze matematiche e ci eravamo fermati, nel terzo appuntamento, nelle capacità del poker di sviluppare la nostra logica di pensiero. Oggi ci soffermeremo sulle scelte a lungo termine e sull’importanza del non perdere opportunità di profitto.
8. Il Poker ti insegna a concentrarti sul lungo termine
Essere impazienti ci rende miopi di fronte alle scelte da fare nella vita di tutti i giorni. Ci sono delle ricerche che dimostrano che la soddisfazione di un beneficio immediato ha un impatto psicologico maggiore sulle persone rispetto ai rischi, se pur maggiori, a cui si andrebbe in contro successivamente.
Per esempio, la maggior parte degli adulti americani sono in sovrappeso perché il piacere immediato della sovralimentazione è più potente dei suoi disastrosi effetti a lungo termine, come attacchi di cuore, diabete ed altre malattie ad esso dovute.
I giocatori di poker imparano presto che una mossa sbagliata può avere risultati buoni nel breve periodo e meno buoni nel lungo periodo, la chiave del successo è senza dubbio l’aspettativa nel lungo termine (EV). Se si prendono decisioni con aspettativa negativa (EV-), si registrerà una perdita nel lungo periodo. Viceversa se si prendessero abbastanza decisioni con aspettative positive(EV +) si registreranno sicuramente delle vincite nel lungo periodo. E ‘proprio così semplice, ed un giocatore di poker dovrebbe imparare a riconoscere e prendere il maggior numero di decisioni ad aspettativa positiva possibili nel lungo periodo. Se la gente pensasse di più a lungo termine, alcuni dei nostri problemi più gravi sarebbero risolti o risulterebbero senza dubbio meno gravi . A causa della non curanza, milioni di ragazzi abbandonano la scuola e milioni di adulti trascurano la loro salute e le loro finanze.
9. Il Poker ti insegna che rinunciare ad un profitto equivale all’assunzione di una perdita (e viceversa)
Gli economisti chiamano la perdita di profitti “costi delle opportunità” ed hanno scritto molto su questo tema. Sfortunatamente, molte persone non hanno letto altrettanto a riguardo, perché se l’avessero fatto, probabilmente non sarebbe d’accordo. Avrebbero capito che sarebbe molto meglio lasciar perdere la possibilità di fare un dollaro che rischiare di perderne uno. Essi quindi perderebbero molte opportunità redditizie.
Il poker ti insegna che la perdita di un profitto e quindi il mancato guadagno, sia oggettivamente equiparabile ad una perdita vera e propria. Ad esempio, se il piatto ci offre odds di 8 a 1 e le probabilità contro di noi sono di 5-a-1, si dovrebbe chiamare la puntata. Non chiamare equivarrebbe in pratica a buttare via i soldi facendo una pessima chiamata quando le probabilità sono contro di noi.
10. Il Poker Sviluppa il tuo realismo
Di solito siamo portati a negare le verità più spiacevoli su noi stessi e sulle persone che ci circondano. Siamo più portati a credere in ciò che vogliamo credere, costruendoci così realtà alternative.
Il poker sviluppa realismo in modo crudele ma efficace. Se si nega la realtà su noi stessi, l’oppositore, le carte, le odds o qualsiasi altra cosa, ne pagheremo velocemente le conseguenze.
Centinaia di volte giocando, sopratutto di notte, è necessario valutare una serie di situazioni più o meno complesse : le tue carte e quelle degli altri giocatori, quello che gli altri stanno per fare, le odds di un progetto nelle street successive, la posizione e molti altri fattori, soprattutto il proprio stile e l’abilità degli altri giocatori nel giocare. Se le nostre supposizioni sono realistiche, spesso si vince. Se si nega la realtà, il più delle volte si perde.
Per rileggere i capitoli precedenti : Prima parte, Seconda Parte, Terza Parte.