José Girah Macedo, “il prodigio del poker portoghese”

Qualche tempo fa in un articolo,  avevamo parlato della comparsa in rete di un giocatore misterioso, che a soli 18 anni era stato capace di trasformare un deposito iniziale da $30 in un bankroll da quasi 2.5 milioni di dollari. In quella occasione avevamo accennato alle dichiarazioni di alcuni players come Daniel Cates che dicevano di averlo conosciuto ed in alcuni casi anche coachato per un po’.

Ovviamente i dubbi riguardo la veridicità della vicenda erano molto forti da lasciarci un velo di scetticismo, ma ad alimentare l’intrigo si aggiunge oggi un nuovo post comparso sul sito Twoplustwo. A lasciarlo pare sia stato proprio José Macedo alias “Girah”, il famigerato player portoghese capace di quell’impresa tanto eclatante.

Nel post José non si limita a fugare ogni dubbio sulla sua esistenza ma racconta la sua storia sin dal principio aggiungendo poi, quasi ad ulteriore riprova della sua esistenza, anche una immagine estratta da HEM che mostra inequivocabilmente la sua scalata al successo nel poker.

José dice di essere un ragazzo di 18 anni orfano di padre dall’età di 4 anni e di aver vissuto con la madre, dalla quale ha appreso lo spirito di sacrificio e la forza di volontà. Dopo aver giocato a calcio nelle giovanili dello Sporting Lisbona ed essersi infortunato gravemente ad un ginocchio, all’età di 16 anni ha scoperto il poker grazie ad un amico che gli parlava delle imprese di Tom “Durrrr” Dwan e di come quest’ultimo sia riuscito a scalare tutti i livelli sino a diventare uno dei migliori al mondo, ed affascinato da queste imprese decise di cominciare uno studio intenso del poker.

A questo studio, per lo più fatto leggendo libri di tutti i tipi e guardando show in tv, seguì una fase di paly money e successivamente il deposito di $30 su Betfair.

Da qui parte la sua avventura che lo porterà a scalare i micro stakes prima e gli small stakes dopo. In breve tempo José dice di essere riuscito a metter su un bankroll di tutto rispetto e pronto per il salto di qualità ha scoperto in rete il suo primo forum specialistico, grazie al quale è venuto in contatto con i più forti giocatori al mondo e con i quali ha cominciato un processo di coaching per migliorare le sue capacità di auto analisi delle mani giocate.

Oggi dice di aver già realizzato uno dei suoi primi sogni, l’acquisto di una casa alle Hawaii per la sua famiglia e si appresta ad intraprenderne un altro, la scalata alla montagna del poker per diventare il migliore in assoluto.

Una storia molto interessante dunque quella di José che se confermata, il condizionale riteniamo sia d’obbligo in questo caso, potrebbe rappresentare la parabola perfetta del grinder di poker online. Gli elementi ci sono tutti : l’infanzia difficile, la scoperta del gioco, la figura di riferimento, lo studio intenso, il periodo di play for fun, i primi guadagni ed il coaching per migliorarsi fino alla scalata degli High Stakes.

Gli elementi perfetti per la storia perfetta,  al punto da far pensare che si possa trattare di un bluff di qualche burlone per movimentare un po’  la rete.

Ci sono già le prime indiscrezioni circa la veridicità della storia arrivate sempre sul forum di twoplustwo da un utente che sostiene di aver appurato che un José Macedo ha realmente giocato nelle giovanili dello Sporting Lisbona dove ha subito un grave infortunio. Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni anche in virtù del tam tam mediatico che questa storia continuerà a scatenare.

Ecco intanto il suo andamento ai vari livelli.. una scalata vertiginosa!