La Spagna verso il si sul gioco online

Come prevedibile il “Black Friday” del poker online ha mosso le acque non soltanto negli States, ma si sono sentite le ricadute anche in Europa. Come si dice però “non tutto il male viene per nuocere” e infatti in Europa molte nazioni stanno correndo ai ripari legalizzando il gioco online sotto tutti i punti di vista.

Un esempio di questo procedimento è infatti la Spagna: il governo infatti sta cercando di regolamentare il gioco online. Sembra perciò che il Congresso abbia approvato numerose proposte di modifica all’attuale legislazione con l’auspicio così di rendere il gioco del poker online, e non solo, disponibile già in breve tempo, addirittura si auspica entro la fine del mese prossimo.

Questo atteggiamento non restrittivo è preso come esempio dall’Inghilterra, patria per eccellenza del gambling: legalizzare il gioco significa prima di tutto ridurre considerevolmente il gioco clandestino, oltre a far registrare buoni ingressi di denaro nelle casse dello Stato.

Il passo successivo per la Spagna adesso è quello di ottenere  l’autorizzazione dall’ Unione Europea come lo stesso Eduardo Morales Hermo, consulente di Ficom Leisure, ha affermato in questi giorni. Inoltre sono in attesa del si altri tre decreti legge che nello specifico fissano i pre-requisiti che gli operatori dovranno avere in Spagna per richiedere la licenza del gioco onlin.

Tagliati fuori dal gioco online in Spagna sono, per il momento, il live-betting e il bingo questo perché la nazione iberica tende a proteggere gli interessi delle sale bingo già esistenti o delle ricevitorie di scommesse che già operano. Con l’approvazione del nuovo regolamento il Paese ne trarrà ovviamente un beneficio economico: oltre al 25% di tasse che dovranno pagare sui ricavi del gioco online è previsto anche il pagamento delle tasse sui guadagni ottenuti negli ultimi 5 anni di funzionamento degli operatori online come Bwin, Betfair, Bet365 sul territorio spagnolo.