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Full Tilt Poker e Poste Italiane chiedono la licenza Aams?
Il Monopolio di Stato ha lanciato ormai da due mesi un nuovo bando per concedere nuove licenze a nuovi operatori nel mercato del gioco online. In tutto saranno circa 200 le nuove concessioni rilasciate con marchio aams e, secondo una legge comunitaria del 2008, ogni nuova licenza avrà una durata di nove anni ed un costo di 350.000 euro.
Sembra secondo quanto appreso da Agipronews che fra i richiedenti per esercitare il “gioco a distanza” in Italia ci sia anche Full Tilt Poker; da un primo resoconto infatti sembra che il colosso irlandese abbia presentato la domanda ai Monopoli di Stato.
Full Tilt Poker non è l’unica piattaforma candidata ad entrare nel mercato italiano del gioco online, ma forse è la più specializzata: infatti nel bando si legge che possono partecipare anche soggetti, sempre a livello europeo, che non operano principalmente nel settore del gioco online.
Questa apertura infatti ha favorito il probabile ingesso nel gioco online di aziende come Poste Italiane, Mondadori, Corgip (consorzio di concessionari italiani di scommesse) o Neomobile (azienda che commercializza e distribuisce contenuti digitali e servizi interattivi per gli utenti mobili) che sembrano aver fatto richiesta per ottenere una licenza.
Il mercato del poker online in Italia fa gola anche a molti operatori esteri visti gli oltre 4,8 miliardi di euro incassati nel 2010: sembra che in coda ci siano anche i tedeschi Jaxx e gli ingelsi Gamesys. Rigidi i paletti per la selezione di nuovi operatori ai quali concedere nuove licenze: oltre al già citato non obbligo di appartenere al settore dei giochi online è importante che le società abbiano sede in uno dei paesi dell’area economica europea e presentino un fatturato non inferiore a 1,5 milioni di euro.
Il termine per presentare le domande è stato stabilito al 30 Dicembre 2011 e il Bando di Gara garantisce, dunque, attraverso le garanzie richieste sulla sede e sul capitale societario, degli operatori che mostrano una solidità economica per svolgere attività in Italia riguardanti il “gioco a distanza”.