Anche in Francia si pensa ad una tassazione delle vincite

Anche i cugini dell’erario  francese cominciano a guardare alle vincite dei giocatori di poker come possibile mezzo per aumentare gli introiti. Il Ministero delle Finanze francese ha infatti annunciato che i player saranno trattati come i normali contribuenti.

Nello specifico pare che abbiano dichiarato di voler tassare l’importo delle vincite, in quanto fonte di entrata, se pur variabile. Ovviamente la situazione non è molto semplice da gestire, così come non lo è in Italia. Alcune indiscrezioni rivelano che la possibile aliquota di tassazione potrà aggirarsi attorno al 40% e che dovrebbe essere applicata ai professionisti di  live e online.

Per ora sono solo voci di corridoio che lasciano il tempo che trovano, ma se davvero dovessero essere confermate, probabilmente si assisterà ad una vera e propria caduta libera del settore, già in calo nell’ultimo periodo.

Per il momento si assiste solo ad una piccola migrazione di alcuni giocatori che sempre più spesso decidono di spostare la propria residenza in altre zone, dove poter giocare liberamente senza dover fare i conti con il fisco.

Di certo stiamo assistendo ad una fase in cui l’attenzione delle istituzioni nei confronti del poker è ai massimi livelli, questo di sicuro potrebbe fare bene all’intero movimento ( Italiano ed Europeo) che potrebbe trovare una regolamentazione unica che metta i giocatori nelle condizioni di poter dedurre le spese sostenute per partecipare ai tornei. Di contro però, l’altro lato della medaglia potrebbe portare alla distruzione del movimento, ancora fragile e vulnerabile

Da quanto infatti sono cominciate le voci sulla possibile tassazione delle vincine nei casinò esteri, le presenze ai tornei internazioni sono già diminuite notevolmente.

Non ci resta che restare alla finestra e sperare in un lieto fine che riesca a mettere d’accordo tutti.