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il 30 Giu 2011

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Poker live nella nuova manovra finanziaria

Poker live nella nuova manovra finanziaria

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Da qualche giorno lo scenario politico italiano sta vivendo attimi di agitazione a seguito dell’imminente discussione il parlamento della prossima manovra finanziaria. Pare però che la finanziaria pensata dal Ministro Tremonti possa essere il momento della svolta per il futuro del poker live in Italia.

Nella bozza presentata ieri in Parlamento dal Ministro pare infatti che siano contenuti degli emendamenti che modificherebbero parte dell’art. 14 della legge n. 88 del 7 Luglio 1999, più precissamente il comma 27 e il comma 28, nei quali si parla di gioco e raccolta derivante dal poker live. Questo potrebbe segnare un primo momento di svolta nell’iter burocratico che dovrebbe portare alla regolamentazione del poker live in Italia.

Il comma 27 infatti cita : Con regolamento emanato ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della legge 13 maggio 1999, n. 133, adottato di concerto con il Ministro dell’interno, sono disciplinati i tornei non a distanza di poker sportivo; con il medesimo regolamento sono altresì determinati l’importo massimo della quota di modico valore di partecipazione al torneo e le modalità che escludono i fini di lucro e la ulteriore partecipazione al torneo una volta esaurita la predetta quota, nonché l’impossibilità per gli organizzatori di prevedere più tornei nella stessa giornata e nella stessa località.

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La vera svolta viene poi espressa con nel comma 28 : Nel rispetto dell’articolo 1 del decreto legislativo 14 aprile 1948, n. 496, ratificato con legge 22 aprile 1953, n. 342, della direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2005, recepita con il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, e degli articoli 43 e 49 del Trattato istitutivo della Comunità europea, l’esercizio e la raccolta dei tornei di poker sportivo non a distanza sono consentiti ai soggetti titolari di concessione per l’esercizio e la raccolta di uno o più dei giochi di cui al comma 11 attraverso rete fisica nonché ai soggetti che rispettino i requisiti e le condizioni di cui al comma 15 previa autorizzazione dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato.

Pare quindi esserci uno spiraglio all’orizzonte, la bozza infatti prevede il rilascio di 1.000 nuove licenze per l’esercizio del poker sportivo live. Ovviamente la strada è ancora lunga e la finanziaria è ancora al vaglio del Parlamento, speriamo solo che le esigenze economiche e la necessità di fare cassa riescano a portarci ad una regolamentazione chiara ed efficace nel minor tempo possibile dando così nuova linfa al movimento pokeristico italiano.

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