EPT Barcellona Day3 – Daniele Mazzia al Tavolo finale

Sogni di gloria pervadono l’aria catalana di Barcellona quando parte il Day 3 dell’EPT di Barcellona. Il cielo sembra volersi tingere di azzurro con ben 8 pretendenti al titolo su 36 superstiti.
La giornata non inizia benissimo con Corsetti out 31° seguito a ruota da Ruscalla e Lusso che lo seguono in 30° e 29° piazza.

Rimasti in 5 si soffre un po’ per tutti tranne che per Mazzia che rimane sempre sopra average tra i migliori 5 in stack per tutto il tempo, nonostante il suo tavolo televisivo sia ostico con Mercier e Klausen su tutti. Il plotone pian piano si screma e le speranze azzurre si ampliano.

Alessandro Longobardi eliminato

Tuttavia uno sfortunato Longobardi subisce due colpi persi da superiore e si deve arrendere al 23° posto, mentre Mazzia, Pengue, Speroni e Cecchi raggiungono gli ultimi due tavoli quando si rimane in 16 players left.
Le statistiche dicono che almeno due italiani sono sulla buona strada per il tavolo finale. Tuttavia Cecchi deve cedere 16°.
La tensione e il tifo salgono quando si giunge agli ultimi 12. Speroni rimane vittima di una bad beat in all-in preflop con A-Q contro un bluff con J-2 di Gavin (J al turn 2 al river!) e crolla. Poco dopo prova a entrare in un all-in a 3 con Q-10 contro A-K di Lundell e Ruthemberg, ma la sorte ha scelto altre vie il bravo Speroni chiude 12°.
Salvatore Pengue ci crede e noi siamo con lui dopo l’out 11° di Klausen. Tuttavia un coin flip con 10-10 contro A-J sempre di Ruthemberg condanna l’azzurro di Napoli al 10° posto.

Daniele Mazzia al Tavolo Finale

Il tavolo finale è allestito con Jason Mercier che fa il fenomeno e il chip leader con 1.100.000 seguito a meno di un buio di differenza da Ukella. Daniele Mazzia parte dalla quinta posizione in chip. La voglia di arrivare all’ultimo atto di questo primo appuntamento stagionale vince sul gioco e per oltre un’ora regna principalmente la noia. Poi, invece, è ancora peggio anche se cambiano gli equilibri delle leadership, con Ruthemberg e Nielsen che salgono ai danni di Mercier e Lundell.
Mazzia inizia a soffrire non poco, ma per fortuna, dopo oltre tre ore di battaglia arriva la conclusione che tutti ci auspicavamo. Lundell viene prima scoppiato da Kitai con Q-7 contro A-4 dello svedese e, rimasto con poco più dei bui, la mano successiva esce contro Ruthemberg. Il tavolo finale è composto. Daniele Mazzia c’è!!