WSOP 2009: Si stringe la forbice. L’Italia taglia il traguardo di fine Day 5 con 4 in corsa su 185!

Il Day 5 inizia con 6 italiani su 407 giocatori e finisce con 185 superstiti e 4 azzurri a farci sognare.

Il percorso verso la gloria e la vittoria della vita per un giocatore di Poker è arduo si sa, ma se si poteva prevedere l’uscita dell’ottimo Mauro Corsetti da short con A-J contro K-Q (che pure lascia l’amaro in bocca), difficile era ipotizzare che a saltare fosse proprio colui che aveva chiuso molto bene da migliore azzurro il Day4. Alfio Battisti, infatti, è l’altro azzurro che si arrende e abbandona la sala, lentamente sempre più spoglia. Battisti, dopo essere sceso a 400.000 trova le donne traditrici pronte a essere infilate dalla coppia di Re di Jeff Duvall e prende in mano il biglietto aereo che lo riporterà in patria per le pacche di complimenti dagli amici.

Maurizio Saieva

Le rivelazioni per noi sono Maurizio Saieva (837.000), oramai caldo e a proprio agio con chiunque e l’eclettico Corrado Montagna che, alla prima grande prova, raggiunge addirittura 1.700.000 chip contro Luu, prima di tornarne una fetta e chiudere comunque in average con 1.017.000. Montagna per propria stessa ammissione vive “una giornata di Sali scendi davvero stressante”, ma dimostra di non temere nessun palcoscenico ed è già un grande successo.

Salvatore Bonavena

Le stelle e le certezze del poker made in Italy, Salvatore Bonavena (vincitore EPT di Praga 2008) e Alex Longobardi (vincitore Notte del Poker) non si smentiscono e ci fanno ancora sperare nel colpo gobbo. Le emozioni vissute attraverso di loro sono state differenti. Bonavena ci ha fatto impazzire di gioia, risalendo la china con un gioco accorto premiato da un colpo fortunato per una volta. Con A-K raddoppia contro K-K e si porta a 650.000 prima di sfidare al Tv Table personaggi del calibro di Joe Hachem ed Elky Grospellier, chiudendo a 596.000.

Alex Longobardi

Longobardi ha superato mille difficoltà con la concentrazione, la pazienza e la tenacia che ne contraddistinguono il campione. Partito come il più corto non ha mai spiccato il volo, ma nemmeno si è fatto divorare, tenendo fino alla fine nonostante la febbre alta. “E’ stata una giornata in cui nemmeno io so come ho fatto a stare in piedi!” è la febbricitante affermazione. 109.000 gettoni per lui e l’ammirazione di chi vi scrive.

Il chip leader per ora è Warren Zackey con 4.872.000.

Domani è un altro giorno di grandi verità e grandi speranze. L’ambito tavolo finale è sempre più vicino e sognare è lecito. Sognare come fanno i bambini o il veterano Gianni Giaroni che si emoziona come un bambino in un campo in fiore e corre a raccontarmi tutto quando l’amico Bonavena raddoppia.

Riposate azzurri e pure voi dall’Italia, che tra poche ore ci sarà da tifare a squarciagola per competere coi cugini transalpini che piazzano grossi calibri tutti belli carichi come Grospellier, Lacay e Soulier.