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il 7 Mar 2012

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Intervista a Carlotta “carmilla89” Ceccatelli del Team Pro Winga Poker!

Intervista a Carlotta “carmilla89” Ceccatelli del Team Pro Winga Poker!

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Vorrei introdurre questa intervista con un piccolo aneddoto. Ho intervistato Carlotta “carmilla89” Ceccatelli durante una pausa del Day 1B dell’IPT di Nova Gorica, alla sua prima apparizione ad un torneo Live da sponsorizzata Winga Poker. Folda le carte dell’ultima mano prima del break, conta le chip, si alza, prende la borsa e la prima cosa che mi dice è: “Aiuto, sono tiltatissima! Qui tutti hanno le cuffie e l’iPad, non dicono una parola, e io mi sto annoiando tantissimo a monotablare senza poter nemmeno scambiare due chiacchiere con qualcuno!”. Signori, qui non c’è da scherzare, stiamo parlando con una grinder professionista che ha come ambiente naturale l’action dei tavoli High Stakes Cash Game. Carlotta poco ha da invidiare ai colleghi “maschietti” i quali, anzi, dovrebbero avere paura di trovarsi al tavolo insieme a lei!

Ciao Carlotta, benvenuta su ItaliaPokerClub. Raccontaci innanzitutto del tuo background, sia nella vita reale che nel mondo del poker.

Sono Carlotta Ceccatelli, ho 23 anni e vengo da Roma, ma vivo a Milano da poco più di tre anni. Non avevo contatti con il poker nella capitale, non sono stata introdotta nella “scuola romana”: ho iniziato grazie al mio ex fidanzato. La mia specialità è il Cash Game 6-Max, ho scalato tutti i livelli e ora gioco High Stakes, dal NL400 al NL1000, sui tavoli di Winga Poker! Tornei ne ho giocati pochissimi, soltanto un IPT due anni e mezzo fa per divertimento, e davvero non è la mia disciplina: ho sempre studiato il Cash.

Come sei entrata a far parte del Team Pro di Winga?

Sono stata notata dai miei compagni di team, Vito “Invernomut0” Planeta e Rocco Palumbo, ai tavoli Cash Game del circuito Ongame. (“passavamo ore e ore a tirarci resti in faccia, e andava sempre lei!” aggiunge Rocco ridendo)

Carlotta Ceccatelli con Rocco Palumbo e Vito "Invernomut0" Planeta

Parlaci del tuo approccio al Cash Game: che tipo di giocatrice sei? Hai un idolo, un giocatore del quale ti piace particolarmente il gioco?

All’inizio, quando giocavo ai livelli più bassi, ero una giocatrice molto tight: le mie statistiche erano 15/13 con 5,5 di 3-bet. Quando sono arrivata al NL400 però ho iniziato ad aprire i range, e ora aggredisco parecchio: le mie statistiche attuali sono circa di 27/23 con 10 di 3-bet!

Una cosa che reputo fondamentale per un grinder è il bankroll management: io sono sempre stata molto nitty da questo punto di vista, facendo level up quando sono stata sicura di battere il livello, e solo ed esclusivamente con un roll di almeno 100 buy-in per quello successivo. Questo mi ha permesso di superare abbastanza bene gli swing che ho avuto, compreso uno da 20 buy-in che ho dovuto affrontare appena ho fatto level up al NL1000.

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Solitamente gioco da 6 a 8 tavoli, selectando parecchio e spostandomi anche ai livelli più bassi piuttosto che giocare contro i regular più forti del circuito, come i miei compagni di team Rocco e Vito, Lucio Martelli, e soprattutto il mio coinquilino Mattia ilpadoPadoan e Natale Spezia, che reputo tra i più skillati in assoluto! Per lo stesso motivo evito di giocare Heads Up, a parte quando faccio partire i tavoli di NL1000: non voglio essere sattata da altri reg! Preferisco piuttosto trovarmi in un tavolo pieno di “regtard“, giocatori che non sono dei completi fish, sanno giocare abbastanza bene a poker, ma hanno molti leak che sono parecchio sfruttabili se si sa come farlo. Molti di questi giocatori, tra l’altro, sono ex grinder di Sit’n Go o di MTT che si sono spostati sul Cash partendo dai livelli alti perché avevano già un bankroll consistente, e c’è anche il vantaggio che quando perdono non vanno broke come fanno i fish occasionali, ma ricaricano senza problemi, regalando spesso altri soldi al tavolo!

Non mi ispiro a un vero e proprio “modello”, un idolo pokeristico, né maschile né femminile: ho semplicemente tantissima stima per molti giocatori, tra i quali ci sono quelli che ho appena citato.

Alcuni grinder di Cash High Stakes reputano superfluo l’utilizzo di software di tracking come Poker Tracker o Holdem Manager, o almeno dell’HUD, per due motivi: intanto perché conoscono perfettamente il gioco degli altri reg del livello, e poi perché a questi tavoli conta moltissimo il “flow” della partita. Tu cosa ne pensi? Usi l’HUD o ne fai volentieri a meno?

No no, non scherziamo, io senza il mio HUD mi sento nuda! (risate) Io uso Holdem Manager, e ho costruito un HUD “su misura” che mi è utilissimo, specialmente per capire il gioco dei fish occasionali o dei giocatori che hanno appena fatto level up e dei quali non conosco ancora bene lo stile di gioco. E’ vero che il flow del tavolo è importantissimo, e infatti io osservo con molta attenzione le statistiche degli avversari nella partita in corso, che si possono vedere facendo doppio clic sull’HUD che cambia colore e mostra soltanto le stats relative alle mani giocate nella specifica sessione.

Ultima domanda: come sta andando il tuo IPT?

Non benissimo! Come ho detto prima, i tornei non sono assolutamente il mio main game, non li gioco nemmeno online. Sono riuscita a costruire lo stack aggredendo nelle prime mani ma poi è andato a scendere… inoltre non conosco molto bene i range da tenere ai tavoli da 10 persone, dato che il Cash Game lo gioco solo 6-max!

 

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