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Come estrarre valore da una mano – Due casi da discutere
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Spesso al tavolo ci troviamo di fronte al classico dilemma: sono avanti al mio avversario? Il problema si pone cioè sul piano del valore della nostra mano rispetto al range assegnato all’avversario (o agli avversari nel caso di mani con più giocatori coinvolti). Questo è il primo “scoglio” che un giocatore di poker affronta, a qualsiasi livello giochi.In alcuni casi però il problema si pone in maniera diversa: in tutti quei casi in cui “floppiamo” una mano molto forte il problema non è più quello precedente ma si crea la situazione in cui dobbiamo chiederci: “Come posso estrarre maggior valore dalla mia mano?”.
Ponendoci questa domanda abbiamo già deciso che, allo stato attuale e con le informazioni a nostra disposizione, siamo disposti a giocare per tutto il nostro stack.
Il saper estrarre valore nelle (rare) volte in cui si presenta la situazione descritta è un aspetto fondamentale nella crescita di un giocatore.
Mi sono trovato due volte di fronte a questa situazione nel corso dell’ultima tappa del Poker Grand Prix a Saint Vincent, in un caso ho assunto una decisione sicuramente scorretta o per dire più correttamente, ho estratto molto meno valore dalla mia mano rispetto a quello che avrei potuto. Nell’altro caso, invece, sono ancora incerto su quale fosse la giocata corretta.
Nel primo caso, al livello 50-100 mi sono trovato con coppia di 7 in mano a dover fronteggiare di BB tre call (tra cui quello del giocatore in posizione UTG).
Il flop è stato decisamente benevolo: A [d] 7[d] 2[h]
Io e il giocatore UTG abbiamo chekkato, il secondo limper è uscito di 300 su un piatto di 400 ed io ho raisato standard a 1050. A questo punto sorprendentemente il giocatore UTG ha rilanciato nuovamente a 2250 ed il secondo limper ha foldato.
I nostri stack all’inzio della mano erano entrambi di 12k fiches.
In questo caso, ho deciso di andare direttamente allin per vari motivi:
- Nel range di mani che assegnavo al mio avversario il Flush Draw era molto improbabile per come aveva giocato la mano fino a quel punto, per questo motivo se avessi chiamato semplicemente i 2250 ogni carta a quadri avrebbe “freezzato” l’azione (avrebbe cioè spinto il mio avversario a non investire altro stack nella mano);
- Il suo miniraise ai miei occhi era indicativo di una mano molto forte, con cui si sarebbe giocato l’intero stack.
Nel secondo caso invece eravamo al livello 400-800 con ante 50, quindi a torneo avanzato. Il tavolo al momento era composto da 7 giocatori ed io ho deciso di rilanciare da posizione UTG fino a 2200 con T [h] J[h]. Il Mio stack era di circa 35k fiches. Il giocatore di BB (un player che giocava molti piatti in modo aggressivo con uno stack superiore a 40k) mi ha rilanciato per il minimo fino a 4400 ed io ho chiamato.
Il flop è stato: K[h] Q[h] 2[h]
Anche in questo caso sarei stato ovviamente disposto a giocarmi tutto ma qual’era il modo di estrarre maggior valore dalla mia mano?
Il giocatore BB ha puntato 4k su un piatto di 9k ed io sono andato direttamente allin. Come valutate questa scelta? A mio parere la mia scelta non è stata corretta o per meglio dire credo che avrei potuto estrarre maggior valore dalla mia mano. Era forse preferibile limitarsi a chiamare la puntata dell’avversario? O era preferibile rilanciare?
Lascio a voi le considerazioni su come si sarebbero potute giocare queste due mani, quello che mi preme sottolineare da questi due semplici esempi è che l’estrarre valore non è un aspetto di poco conto e spesso saperlo fare è fondamentale per sopravvivere al tavolo.
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