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Downswing e varianza nel Poker
Uno degli argomenti più difficili da spiegare al giocatore, volenteroso ma neofita, di questo meraviglioso gioco è il concetto che possa, effettivamente, perdere anche se è vincente. “Ma come, sono vincente e perdo? Non è un controsenso?”. No, per nulla.
Qualche mese fa scrissi un articolo sulla varianza dove, in maniera elementare, cercavo di spiegare il concetto di come si possa in effetti perdere anche senza essere perdenti per un periodo abbastanza sostenuto. Ora cercherò di approfondire questo argomento, sia partendo dal problema numero 1 (la testa) sia fornendo qualche prova matematica.
Il giocatore di poker soffre, praticamente sempre (a meno che non ti chiami Ivey, Brunson o poco altro ancora – in Italia temo forse il solo Pescatori ne sia esente) di una misteriosa sindrome da negativo; nemmeno i top pro ne sono esenti. Se le cose vanno male si vede male, poco conta che in fin dei conti il ns bankroll regga gli swing. Quando parlo di mindset, questo è uno dei punti chiave. Reggere alla “sindrome del vedo tutto nero”.
Alcuni sono arrivati ad eliminare del tutto questo problema. Altri ci lavorano da anni; per comodità prendo il mio esempio. Come ho scritto nel “well” qualche giorno fa, la mia evoluzione di giocatore è stata soprattutto mentale. La sindrome del “vedo nero” qualche anno fa mi portava a dire:
– E’ tutto truccato
– Su questa room non vincerò mai, su quest’altra si. Cambiamo (Ovviamente in 2 settimane ero punto e a capo)
– Sono inabile
– Gli altri hanno un culo totale
Purtroppo non avevo alcun forum. Con gli anni, l’ampiezza di questi “vedo nero” si è ridotta; ne soffro ancora oggi, ma la durata massima è 20 minuti. Dopodiché continuo come un treno (e ho imparato a fermarmi in una sessione a rischio tilt).
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Qui su IPF i vedoneristi sono, purtroppo, in aumento. Non è un segnale necessariamente negativo; in genere i vedoneristi sono giocatori vincenti sul piano del gioco, ma non hanno ancora sviluppato un mindset per reggere e si aggrappano alle scuse ed ai problemi più inverosimili.
Il 90% dei problemi del giocatore di sit è connesso al down swing. Semplicemente, perdere troppe partite di seguito fa male all’umore e fa scattare il vedonerismo.
“Quante” partite fanno partire la sindrome? Il numero è variabile. Per me dopo 30 partite dove vinco 3 showdown e perdo nei modi più improbabili, ad esempio. Il numero può ridursi in caso di call particolarmente idioti in bolla (Pusho AK per essere chiamato da 57o paristack del co-chipleader ed esce il 7 al river, ad esempio, è un buon tilt maker), ma in genere reggo sequenze di 10 partite allucinanti senza battere ciglio.
E 10 partite non è molto, lo so, ma 30 già lo è. Inoltre, mentre prima dopo 30 partite andavo in tilt totale, ora semplicemente stacco e tanto ho il roll che mi sostiene. Ho migliorato la resistenza e ridotto i danni.
Il messaggio è facile: imparate i vostri limiti e fate sforzi enormi per gestire la reazione. Non capirete mai quanto vale.
Se da un lato DOVETE imparare a reggere lo swing mentalmente, ci sono altri temi importanti:
– Come sappiamo se siamo vincenti?
– Quanto è possibile swingare
Il tema 1 ha una risposta in genere secca, tutti diciamo di SI, ma un lvl di precisione basso che aumenta col passare del tempo. Se faccio 1000 sit da 14€ e vinco con un ROI del 7%, beh, IN GENERE sono vincente. Diciamo che il mio ROI atteso potrebbe essere 7%, 3% o magari anche 10-11 (potrei aver runnato BAD in questi 1000 sit, come bene). Difficilmente è negativo. Tutto questo si incastra magicamente col tema 2. Lo swing dipende da se, e quanto, siamo vincenti.
Il punto è che il lvl di sicurezza assoluta lo puoi avere dopo, teoricamente, infiniti sit, e purtroppo 1000 non lo sono. Tuttavia esistono ottimi sistemi per ovviare a questi problemi: studiare, migliorare, vedere come giocano quelli più bravi, migliorare l’ICM, fare coaching, sapersi fermare o fare lvl down, table selection e via dicendo. Diciamo che dopo 1000 sit io mi sento sempre confident di essere vincente su un lvl se sono vincente al momento di 3 punti percentuali, o che l’evidenza matematica lo è. Vediamo un bel programma di supporto.
Tanti anni fa un simpatico personaggio ha sviluppato un programmino, che si chiama “SNG ROI SIMULATOR”, http://www.rvgsoftware.com/roisimulator.zip, Vediamo come funziona questo interessante programma.
Supponiamo di usarlo per studiare il nostro comportamento nei sit 9handed. Inseriremo quindi il buyin (in centesimi, ha dei grossi problemi con le approssimazioni), i premi corrispondenti al 1° 2° 3° e la frequenza con cui arriviamo 1° 2° 3° e 4°, ove con quarto si intende “fuori dai premi”. Per ogni torneo, il computer ci “farà” finire in una delle posizioni con la frequenza riportata, dopodiché estrarrà un nuovo torneo e via dicendo. Finita la sequenza di 1000 sit, ne simulerà una nuova fino al totale da noi deciso.
La divisione 1/2/3 è FONDAMENTALE. Un giocatore con molti primi posti e pochi terzi ha, a parità di ROI, una varianza superiore a chi ha gli stessi risultati mixando le posizioni sul podio, perché avrà una % di Out of money maggiore e quindi sequenze peggiori. Questo NON significa che è bene arrivare spesso 2i o 3i, anzi, ma che A PARITA’ DI ROI le singole mazzate saranno avvertite di più.
Inseriamo quindi il numero di simulazioni, ed il numero di tornei per simulazione. Questo dato è fondamentale. Mettiamo 1000 simulazioni, e iniziamo con 1000 sit per fare un esempio definito bene, su un buon campione.
Prendiamo un giocatore che è abbastanza vincente. Poniamo questo set:
– 1° 16%
– 2° 11%
– 3° 10%
E’ un bel giocatore, forse un po’ debole nel prebolla, ma con un ROI a questi dati del 5,94%. Per capirci, uno che se fa 1000 tornei al mese IN MEDIA guadagnerà 83 centesimi a torneo, quindi circa 831,6€ al mese+VIP+Classifiche, uno che insomma può tranquillamente fare 2K/mese.
Vediamo cosa potrebbe succedergli in 1000 partite:
– 2 volte su 1000 il sui ROI sarà 23% (!!!!)
– 1 volta su 100 il suo ROI sarà ALMENO 17% (!!!!!!!!!!!!)
– Il 92,7% delle volte sarà almeno pari; 7,3% delle volte SARA’ NEGATIVO sulla sequenza di 1000 partite (ripetere: MILLE PARTITE).
– Avrà un calo relativo massimo (“picco” da un punto di massimo ad uno di minimo, anche se fosse sopra di 10000 buyin) di 14buyin 1 volta su 1000. Purtroppo tale numero sale non poco; 1 volta su 2 il calo sarà di almeno 35 quote. In casi paranormali il calo sarà anche oltre le 100 quote (NB, potrebbe essere lo stesso in attivo qualora il crollo avvenga quando era sopra di oltre 100).
– Detto “0” il suo grafico alla partenza di questi 1000 sit, solo il 5,7% delle volte non sarà MAI sotto lo zero. Nel 50,3% delle volte toccherà un minimo di -11. Il 5% delle volte arriverà almeno a -48 buyin, con record di -132.
– Avrà ALMENO una serie di 8 tornei senza premio, ma proprio se ha un culo enorme (0,2%). Il 44% delle volte sarà di almeno 14, con punta di 31 tornei senza risultati
– Avrà almeno una serie di 4 tornei a premio se è particolarmente sfigato, ma in genere non salirà oltre 6. Già 7 copre l’80,2% delle volte. Una volta su 1000 toccherà una serie d 14 partite a premio!
Sorpresi? Scommetto che moltissimi di voi lo sono. E vi ricordo che parlavamo di un giocatore VINCENTE e non poco su 1000 sit, non un campione ridicolo, su un sit come quello da 14 dove la rake non è certo assassina.
“Ma aspetta, io sono il DIO dei sit da 14, ho un ROI del 12%”. Ho i miei dubbi, se lo fossi non avresti tutti questi problemi di swing, ma vediamo cosa succede ad un giocatore che ha un ROI del 12%. Poniamo abbia una divisione 17/11/11,25 (fa primo oltre un sit su 6!).
Sapete cosa succede?
Anche il Dio del Poker potrà essere negativo su 1000 sit, sebbene 2 volte su 1000. Avrà un drop che sarà mediamente di 26 quote e potrebbe raggiungere le 93 (!). Sarà sopra la linea dello 0 sempre solo il 12,7% delle volte. Il 20% delle volte sarà sotto di almeno 14 buyin ad un certo punto, con caso estremo di -82. Non andrà a premio almeno una volta per 7 tornei se ha culo; più spesso il record sarà in zona 11-12 e potrebbe toccare il 30. A premio, invece, avrà come striscia record spesso 6-7 con punte di 4 e 13.
Sorprendente non trovate?
Ma il nostro Dio in genere non arriva a 1000 sit. Va in panico molto, mooooolto prima. Vediamo cosa succede in strisce di 100 sit.
5 volte su 1000 sarà in fase Godmode, con ROI del 61% o +. Ma 20 volte su 100 sarà negativo, e 5 su 100 il ROI sarà del -12% o MENO. Avrà cali di oltre 15 quote in appena 100 sit 1 volta su 4. Punto di minimo? Anche -17. 2 volte su 100 non andrà a premio per 14 tornei o più (ripeto, in appena 100, e questo NON cambia il suo expected ROI).
Figuratevi il giocatore normale, quello col 6%!
Anche lui conoscerà la gioia di ROI sopra il 50% 4 volte su 1000 in questi 100 sit, ma sarà negativo il 37% delle volte, con cali anche di 24 sit 8 volte su 100 (certo non un evento raro) con punte di 44. L’8% delle volte non andrà a premio per 12 sit o più, fino a 24.
Volete un dato ancora più assurdo? Poniamo una simulazione 11/11/10, un giocatore con un ROI del -13,91%. Un fish.
2 volte su 1000 in 100 sit avrà un ROI del 32%. E sarà comunque vincente sui 100 sit 15 volte su 100.
Certo, se gioca nel lungo periodo il suo culo non gli basta più. Ora solo 5 volte su 1000 sarà positivo, e solo dell’1-2%. Quindi sperate che lui CREDA di essere bravo…
Infine una rassicurazione, sul nostro giocatore bravo ma non bravissimo. Quello del 6%.
Dopo 5000 games, sarà EVEN nella peggiore delle ipotesi, 1 volta su 100, anche se il suo peggior down potrebbe essere 160 (ripeto, magari dopo essere sopra di 200 games). Anche se una volta toccherà un punto di minimo di -160 buyin (supponiamo sia molto rolled) si rialzerà e terminerà ALMENO pari.
Nel 60% dei casi avrà un ROI tra 3 e 7. Insomma, diciamo che con la RB è sopra
E voi dopo 10-15 sit pensate seriamente di poter dire che è tutto rigged, che gli altri sculano SEMPRE, che non fa per voi e tanto altro? Significa che avete capito ancora poco di questo giochino, e che dovete lavorare. Come dice un gruppo di persone che stimo, meglio un calcio in culo che educhi che una pacca sulla spalla che non serve a niente.
Giulio “Gi01”