Mike “the Mouth” Matusow

Mike Matusow “The Mouth” è uno dei giocatori più vincenti degli ultimi 15 anni. Nato nel 1968, si avvicinò al poker appena maggiorenne lavorando come dealer di Texas Hold’em nei Casinò. Il passo al poker giocato quindi fu breve e cominciò a prendere parte a tornei con buy -in bassi. Contemporaneamente all’Hold’em imparò a giocare all’Omaha e i risultati positivi non tardarono ad arrivare: nel 1997 alle WSOP arrivò secondo nella versione Omaha 8 or Better, portando a casa $81,700. Nell’Hold’em non fu da meno e 2 anni dopo trionfò sempre alle WSOP vincendo $ 265,475.

Nel 2004 il suo bankroll era già di grande rispetto malgrado non fosse ancora un PPP a tempo pieno. Proprio 5 anni fa che decise di compiere il grande passo cominciando una nuova vita da professionista e iscrivendosi a un gran numero di tornei.

Il 2005 fu un anno d’oro: alle WSOP vinse $1,000,000 con il nono posto al $10,000 No Limit Hold’em e a novembre divenne il campione assoluto al Tournament of Champions, raccogliendo un altro milione di dollari.

Grazie a questi risultati prestigiosi Mike Matusow divenne di fama mondiale, facendosi amare dai fans anche per l’atteggiamento che assume ai tavoli. Mike applica infatti la tattica del “Trash Talking” senza alcuna misura e riuscendo spesso a infastidire gli avversari. Il pubblico però gradisce e lo indica sempre come uno dei giocatori più simpatici del circuito mondiale.

FullTilt dal canto suo, ha bloccato Matusow offrendogli la sponsorizzazione. Impossibile lasciarsi sfuggire un giocatore da queste caratteristiche, in grado di rimanere da anni in prima linea sia nell’Hold’em che nell’Omaha, ma anche nel No Limit 2-7 Draw. In tutte e tre le specialità ha infatti vinto un braccialetto, rispettivamente nel 1999, 2002 e l’ultimo nel 2008.

Nella vita privata ha avuto non pochi problemi, culminati con l’arresto per acquisto di droga nel 2004, ma con ciò non ha macchiato la sua immagine di “simpaticone” e di PPP davvero temibile in qualsiasi disciplina di poker capiti di incrociarlo ai tavoli.