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Unibet OPEN Parigi: vince Jaroslaw Barglik!
Nel texas hold’em, si sa, non sempre vincono i più forti. A volte, con un po’ di fortuna, si può sovvertire il pronostico. Ci è riuscito il polacco Jaroslaw Barglik all’ Unibet Open di Parigi. Facendo suo un torneo da record, 439 unità, e portando a casa qualcosa come 140mila euro.
Niente male per uno che del poker non fa la sua professione e che in carriera di fatto è al primo risultato importante. Secondo classificato è invece giunto il player che probabilmente più di tutti avrebbe meritato il successo nel torneo organizzato dal colosso del betting svedese Unibet al Cercle Cadet di Parigi: lo svedese Kent Lundmark, dominatore del day 1A e assoluto padrone della lunghissima bolla che ha caratterizzato tutta la fase centrale del day 2 e in cui si era distinto pure il fortissimo grinder rumeno Dan Murariu (ieri settimo).
Per lo scandinavo decisivo il colpo perso nelle prime mani dell’heads up con top pair contro la coppia d’assi del polacco. E decisivo, per certi versi, il monster pot che Barglik aveva vinto poco prima di arrivare al testa a testa finale contro l’olandese Daniel Pastor, poi giunto terzo.
Su flop K-2-7, con due cuori, K-4 di cuori per l’aggressivo tulipano, set di due per il polacco: turn 2 e grazie al poker Barglik ha di fatto eliminato un pericoloso rivale creandosi uno stack dominante in vista dell’heads up conclusivo.
Per Lundmark comunque un premio di consolazione, 98mila euro, assolutamente degno della sua performance, e l’opportunità di riprovarci a Londra o a St Marteen nelle tappe finali dell’Unibet Open 2012. A cui, c’è da giurarci, sarà destinata ad aumentare la presenza di player italiani (8 a Parigi, con gli ITM di Verissimo e Scommegna) anche grazie ai satelliti organizzati on line da Unibet.it.
Di sicuro rivedremo l’olandese dalla chiarissima origine italiana Giorgio La Iacona, eliminato qui a Parigi in quarta posizione. Per lui, che ha papà siciliano emigrato a Rotterdam per motivi di lavoro quando era giovane, 54mila euro e qualche parola di italiano in più. Niente male.