Carlo “Carmine” Servino non è un giocatore come tutti gli altri, alle Pokerclub Live Series.
Innanzitutto perché da ragazzo, dopo il servizio militare, ha lasciato la natia Calabria per seguire la famiglia a San Francisco, e già questo non è cosa da tutti.
E poi perché lì, negli States, oltre che gestire assieme al fratello uno dei più esclusivi ristoranti della baia di SanFran, è diventato arbitro della Federazione americana. “Ho arbitrato — racconta al microfono di Rudy Gaddo – partite caldissime in Centro America e ho ammonito Platini all’Azteca, mentre a poker gioco grazie a un mio vicino di casa, un certo John Juanda”.
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