Testa sulle spalle

“Ciao Jack!”. Mi saluta festosamente un ragazzo italiano e io, sorridente, gli do la mano. Chi mi conosce sa che io mi fermo a parlare di tutto con tutti: non per mettermi addosso la maschera del “compagnone” ma perché lo sono. Scopro più tardi che il suddetto è uno dei qualificati Sisal alle WSOP, quando si presenta con due suoi colleghi, per raccontarmi le mani insanguinate al 5000 six handed .

“Io sono uscito con una donna al river, lui perché il suo avversario aveva la donna come kicker e lui, è ancora dentro, ma ha perso con due donne contro due assi. Quanto ci sono costate le donne!”.
La metto subito in ridere, ma fino ad un certo punto….: “Sapeste a me, ma miccà a giocare a poker…!”.

Sono ragazzi con la testa sulle spalle, che stanno costruendosi il proprio bankroll giocando sit and go da venti euro, uno mi dice una cosa che mi colpisce: “Giocherei anche i sit da 50, ma sono disoccupato e quando vinco prelevo”.
In mezzo al delirio vegasiano in cui si parla di migliaia di dollari come nulla fosse, gli faccio un sincero in bocca al lupo di trovare lavoro e, perché no, di continuare a vincere!

Jack Bonora