RIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA, E IL CROLLO DEGLI ISCRITTI

LAS VEGAS – Oggi negli States è l’Indipendence Day. Il giorno in cui più che mai il patriottico popolo americano si sente unito nel celebrare l’anniversario del 4 luglio del 1776, data della dichiarazione di Indipendenza delle colonie d’Oltreoceano dalla Gran Bretagna. Da tutta la settimana a Las Vegas sono in vendita fuochi artificiali agli angoli delle strade. Si prepara la grande festa di questa sera, manco fossimo a Napoli alla notte di San Silvestro.

Al Rio però nessuno sembra accorgersene. Niente inno americano. Niente bandiere nei corridoi. Di Stars&Stripes dipinte sui volti dei giocatori non c’è neanche l’ombra. L’unico segno tangibile che la Festa di indipendenza lascia sulle World Series of Poker è nel numero degli iscritti, se possibile oggi ancor più basso dei già pochi 1.116 giocatori di ieri.

873 player sono un dato troppo brutto per essere vero. La speranza degli organizzatori è che molti oggi si siano dedicati a far festa preferendo giocare il 5 o il 6 luglio. Altrimenti c’è il rischio che quest’anno non si arrivi nemmeno alle cinquemila iscrizioni complessive.

Rudy Gaddo