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MaxShark verso le WSOP: “Tanti tornei e cash game, voglio un braccialetto!”
Il capitano del Team Pro PokerYes, Massimo “MaxShark” Mosele, sta per volare a Las Vegas in occasione delle World Series Of Poker.
Lo abbiamo intervistato prima della sua partenza verso gli Stati Uniti, per farci raccontare le sue sensazioni e i suoi programmi.
Ciao Max, innanzitutto raccontaci del tuo ultimo grande impegno live, quello che ti ha visto presenziare all’Italian Poker Tour Grand Final di Sanremo.
Ciao a tutti! Purtroppo all’ultima tappa dell’IPT ho “sbollato” la classifica finale generale dei Main Event della quarta stagione, finendo in quarta posizione quando venivano premiati i primi tre della leaderboard. Ho perso per solo 1,20 punti il podio, un vero peccatopeccato perchè sarebbe bastato fare ITM per terminare addirittura al primo posto.
Quello di Sanremo è stato un main event IPT di quelli segnati, con tre cooler micidiali che mi han fatto uscire addirittura al day 1. Con KK trovo AA ai primi livelli, non vado broke… riesco a risalire un po’, poi con AT di quadri floppo, in un piatto 3way, JQK tutto a picche e “annusando” un colore floppato vado in check call fino al river, per scoprire che oppo ha, come sospettavo, A5 spades. Riesco a risalire ancora ma poi, verso fine giornata, trovo un cooler micidiale floppando
set di 3 vs mio oppo che setta la sua coppia di 10, flattati pre da ultimo in un piatto 4way.
Peccato perchè sarebbe bastato un ITM al main per terminare addirittura al primo posto della classifica finale generale. ITM che è arrivato subito dopo, quando mi serviva infinitamente meno, al side IPT dove però 13 left perdo un allin preflop con JJ contro un avversario con A7. Un terribile Asso al river: se non fosse uscito, quel piatto mi avrebbe fatto andare in average a 12 left. Ma come si dice “that’s poker” e sappiamo quanta sia alta la varianza MTT.
Guardiamo al futuro: quando partirai, e quali sono i tuoi progetti per le WSOP?
Il 10 giugno partirò per Las Vegas dove alloggerò un po’ al Venetian con Alessandro Pastura ed un po’ al Rio con Alessandro Longobardi. La trasferta durerà più di un mese e giocherò dai 12 ai 20 eventi. Ho l’abitudine, prima del viaggio oltreoceano, di entrare nell’atmosfera del Rio, riguardandomi su Youtube tutte le puntate dei giorni del Main Event. Mi piace studiare le abitudini degli avversari, riconoscere eventuali tell comuni, riconoscermi nelle loro emozioni… l’ho fatto l’anno passato e l’ho rifatto quest’anno.
Solo che questa volta ho visionato le puntate con più “trasporto morale” e con un pelo di sofferenza perchè, appunto, l’anno passato arrivai in average al day5 come l’italiano con più chips dei 3 superstiti ed a 220 left mi capitò il colpo fatale: se avessi vinto lo showdown invece di uscire sarei passato top 15, ma con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte e comunque ero già stato fortunato ad arrivare fin lì. Fare un ottimo piazzamento al Main Event è stata un’avventura tra le più emozionanti del mio percorso pokeristico e lo ritengo davvero gratificante, anche perchè definisco il main event delle WSOP il torneo più importante dell’anno, con una struttura molto tecnica e giocato in un’atmosfera fantastica.
A Las Vegas quest’anno giocherò anche cash game. L’anno scorso rimasi particolarmente colpito positivamente sia dalla possibilità di giocare a qualsiasi ora, sia dal divertimento ai tavoli con i miei avversari, ma soprattutto perchè onestamente trovai ai tavoli tantissimi giocatori con pesanti leak e che ti davano la possibilità di unire l’utile al dilettevole.
Il mio obiettivo è quello che ovviamente sperano migliaia di giocatori, e cioè di tornare a casa con qualcosa in più al polso. Sarebbe una gioia per me, per i miei cari, per i miei amici/sostenitori ed anche per il vincitore della fantastica promozione del mio sponsor PokerYes che metterà in premio il 5% di tutto cio da me vinto alle WSOP!
Fate il tifo per me e per tutti gli italiani… ogni anno siamo più maturi per dire la nostra!