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Luca Moschitta è il “Giocatore più promettente del 2013”
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Luca Moschitta è, secondo il sondaggio indetto da PokerListings, il giocatore di poker più promettente del 2013 – non solo in ambito italiano, ma internazionale. Il pubblico ha votato Luca facendolo risultare vincente su, tra gli altri concorrenti, il fortissimo Ole Schemion e Sofia “wellbet” Lovgren, ovvero la professionista svedese fidanzata con lo stesso Moschitta.
Il catanese è uno che ha già vinto una tappa dell’IPT, è stato runner-up di un’altra e vanta numerosi piazzamenti sia nel circuito EPT che alle WSOP, dove quest’anno ci ha regalato una magnifica prestazione nel Main Event, arrivando al 151° posto. Per non parlare delle due Porsche ottenute durante la sua tappa di Supernova Elite in PokerStars.
Quello che a volte ci dimentichiamo è che Luca ha raggiunto tutti questi traguardi prima ancora di fare 25 anni. Un palmares che in molti vorrebbero a 30 e 35 anni, Luca ce l’ha con i 24 ancora ben freschi. Questo premio comunque non vuole essere solo un riconoscimento ai suoi meriti sportivi ma anche un modo di mettere in risalto il ruolo di Luca come ambasciatore del poker. E’ difficile trovare giocatori così giovani che si avvicinino a questo gioco con la serietà e la disciplina con cui Luca ha condotto finora la sua carriera. Un ottimo esempio di come questo gioco sappia premiare la costanza e il lavoro.
Per questo motivo abbiamo voluto intervistarlo e sapere qualcosa in più di questo premio e conoscere le sue impressioni in merito.
IPC: Come ti senti riguardo a questo riconoscimento?
Luca Moschitta: Credo che sia uno dei premi più belli che ho mai ricevuto da quando gioco a Poker. Negli ultimi anni ho cercato sempre di essere un buon esempio per chiunque si affacciasse al mondo del poker. Ricevere un premio che tiene conto non solo dei risultati ottenuti giocando ma anche di ciò che si è fatto lontano dai tavoli di Poker mi rende davvero fiero del lavoro che ho fatto finora.
IPC: Quando hai iniziato, e quando hai ottenuto i primi successi, ti aspettavi che il tuo nome diventasse famoso anche oltre i confini italiani?
LM: Credo che il Poker mi abbia dato più di quanto potessi aspettarmi. Se ultimamente molti media stranieri si sono accorti di me penso che sia appunto perchè dietro il mio nome c’è la storia di un ragazzo che grazie a impegno e dedizione è riuscito a realizzare il proprio sogno.
IPC: In questa classifica c’era anche Sofia Lövgren, la tua ragazza. L’hai “battuta”, se l’è presa? E, più seriamente, descrivici il suo percorso pokeristico.
LM: Per entrambi essere già nella lista dei players nominati a quel premio era una vittoria. Sai Sofia, come me, spende molto tempo sui social, scrive tantissimi articoli ed è sempre molto disponibile verso chiunque. Abbiamo aiutato moltissimi giocatori a trovare il giusto approccio al gioco.
Sofia è oggi secondo me una delle migliori ambasciatrici di questo gioco. Il suo carattere umile e la qualità del suo lavoro la rendono assolutamente una fonte di ispirazione per tutte le ragazze che giocano a Poker in tutto il mondo.
IPC: Sarai al Battle of Malta a ritirare il premio: giocherai il torneo?
LM: Certo! Sia io che Sofia giocheremo il Battle of Malta. Di preciso giocheremo il Day1B. Sarà un torneo dal buy-in contenuto ma allo stesso tempo bellissimo e mi è giunta voce che si prevede di già il “Sold Out”.