Niccolò Caramatti: “Stop agli Accumulator, torniamo ai tornei da tre giorni!”

“L’accumulator è una formula perdente per tutti: l’amatore non ha possibilità né tecniche né fisiche, il professionista perde troppi giorni di lavoro e deve sostenere spese di trasferta che rendono la trasferta praticamente sempre -EV”.

Il team pro di Sisal Poker Niccolò Caramatti non usa mezzi termini e ribadisce il suo poco apprezzamento per la formula che sta caratterizzando le ultime tappe dell’IPT targato Pokerstars: “Il torneo perfetto dovrebbe iniziare il venerdì e terminare la domenica sera. A Las Vegas, al Venetian così come al Rio durante le WSOP, la maggior parte dei tornei dura tre giorni, consumandosi interamente nel week-end.”

Pur auspicando un ritorno a tornei più “classici”, Caramatti ha pubblicato sulla propria fan page di Facebook un’accattivante proposta che rappresenta un compromesso tra “Freezeout” e “Accumulator”:

“Questa formula ridurrebbe innanzitutto la durata dell’evento. Inoltre – spiega Caramatti – per quanto ci possa essere differenza di stack, il vantaggio non è mai così mostruoso: basterebbe un flip per “invertire” le poste in gioco. La varianza è sempre abbastanza alta e c’è più possibilità per l’amatore di arrivare fino in fondo. La differenza iniziale si andrebbe comunque a limare con l’avanzare del torneo: con i bui che salgano avere 25 o 35bb sposterebbe davvero poco”.

Caramatti è convinto che l’Accumulator abbia ormai vita breve: “Questa formula “stack choice” darebbe la possibilità a tutti di giocare senza marcate differenze mantenendo comunque un pay-out interessante. Ma soprattutto, come detto, riavvicinerebbe tanti amatori che avrebbero sicuramente qualche speranza di successo in più.”

Il pensiero di Niccolò cozza dunque con quello del compagno di squadra Gabriele “Galb” Lepore che qualche tempo fa aveva addirittura proposto d’introdurre la bistrattata formula a più day1 nell’online.