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Come è organizzato un network di poker (pt. 1) – Fausto Barzanti spiega il circuito iPoker
Com’è strutturato un network di Poker online? Quali sono le diverse mansioni di chi vi lavora, e di quanti e quali uffici è composto? La piattaforma come gestisce i rapporti con la varie skin appartenenti al gruppo?
A queste e altre domande ha risposto il numero uno del circuito iPoker.it, il network manager Fausto Barzanti. In una lunga chiacchierata Barzanti ci ha raccontato per filo e per segno come è organizzata e come si muove una piattaforma per mantenere un equilibrio tra le proprio concessionarie e far sì che il prodotto Poker si sviluppi al meglio.
In questa prima “puntata” iniziamo col capire meglio quale sia il rapporto che lega iPoker alle proprie skin (Eurobet Poker, Netbet Poker, Sisal Poker, Titanbet Poker, Snai, SportingBet, BetClic, William Hill, Betfair) .
“Normalmente – spiega Barzanti – il network propone un palinsesto che viene condiviso, concordato e applicato da tutte le concessionarie. Il nostro domenicale di punta [Explosive Sunday], ad esempio, viene ripreso e proposto da tutti i nostri affiliati. Allo stesso modo, quando lanciamo una serie di tornei, utilizziamo stesso nome e stesso logo per avere una uniformità che riconduca sempre e comunque al marchio iPoker.”
Proprio a tal proposito, Barzanti ci rivela un’altra novità 2014 targata iPoker: dalla prima settimana di aprile, le leaderboard per i sit’n’go delle varie skin confluiranno tutte in una unica classifica.
“Per poter offrire un montepremi sufficientemente interessante – dice – il Network ha il vantaggio di poter redistribuire i costi promozionali tra i diversi partecipanti, mentre una singola poker room potrebbe fare promozioni contando solo sul proprio pacchetto giocatori e difficilmente avrebbe la forza economica per offrire premi appetitosi“.
Il manager sottolinea però come sia comunque compito delle skin promuovere le offerte ideate dal network:
“La piattaforma – chiarisce – intrattiene relazioni esclusivamente con le proprie concessionarie e non ha alcun contatto diretto con i giocatori. Sono le skin a dover promuovere l’attività promozionale, interagire con i player e attirarli con le proprie offerte. Essendo tutte parte di una grande ‘famiglia’, ovviamente, ci sono limiti e parametri da rispettare per non creare un’eccessiva disparità di offerta”.
Barzanti spiega anche come la sua figura manageriale abbia risvolti quasi ‘politici’: “Noi ci occupiamo di tutto ciò che è condiviso, la poker room cerca di portare il maggior numero di clienti grazie a promozioni che possono essere differenti tra loro. Il bonus di primo deposito o il vip system, ad esempio, sono molto simili tra loro, ma variano da skin a skin. L’importante è avere un sostanziale equilibrio di offerta tra le varie case da gioco affinché, ovviamente, non si crei una vicendevole concorrenza. Uno dei miei compiti è dunque quello di far mantenere buoni rapporti tra le varie concessionarie che sottostanno alla nostra piattaforma: è fondamentale che tra i nostri clienti, pur essendo di fatto competitor tra loro, ci siano rapporti positivi e costruttivi.”