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Pellegrino, neo-campione IPT: “La chiplead mi ha messo tanta pressione, non ho né dormito né mangiato…”
Sono passati già due giorni dalla vittoria dell’IPT, eppure Massimo Nicola Pellegrino la picca non è ancora riuscito a portarla nella sua Campobasso, capoluogo del Molise.
Lo abbiamo intercettato telefonicamente alla stazione Termini, a Roma, e con la leggerezza che ci si aspetterebbe da chi ha appena ottenuto un risultato tanto appagante, ha esordito così: “Ancora non sono arrivato a casa, oggi spero proprio di non perdere il treno che ho perso ieri… (ride)”.
Trofeo accompagnato da 65.000 euro che, certamente, non cambiano la vita ma la migliorano. Massimo ne è ben consapevole: “Sono davvero bei soldi, anche se non cambieranno di certo le mie abitudini. Non sono un professionista e nella mia città infatti, da un paio di mesi, ho aperto una sala da gioco, nella quale si pratica il poker online e non solo. Mi occupo, infatti, anche di ‘scovare’ nuovi talenti locali del poker, che possano formarsi e crearsi così una carriera come player…”.
Pellegrino non era conosciuto al grande pubblico, eppure tra i suoi migliori amici figura un certo Dario Sammartino. Gioca a poker da diversi anni, ha frequentato i casinò di tutta Italia e molti in Europa, specializzandosi nel cash game e ottenendo discreti risultati anche in mtt: “I tornei non sono il mio main game, ma ho ottenuto buoni risultati nei side event degli IPT, vincendone anche qualcuno dal buy-in piccolo. A un torneo da 550€ organizzato da Sisal poi, circa cinque anni fa, arrivai quarto e affrontai al final table anche Max Pescatori…”.
Tornando al final table che lo ha consacrato, Massimo ci ha svelato dei retroscena davvero curiosi.
“La notte prima non ho mai dormito e prima della finale non ho pranzato – commenta ridendo Pellegrino – la netta chiplead, infatti, mi ha messo una grande pressione addosso. Non volevo deludere i miei amici e coloro che avevano creduto in me. Parlando con Federico Piroddi, poi, ho scoperto che anche a lui accade la stessa cosa, anche se di final table all’IPT ne ha fatti ben tre. Fortuna che poi è andato tutto per il meglio, nonostante i momenti di difficoltà incontrati durante la finale…”.
Arrivato al testa a testa, poi, di problemi ne ha avuti ben pochi: “Ero tranquillo, soprattutto perché il mio avversario, giocatore proveniente dal poker a cinque carte, giocava solamente ‘vero’, quindi non mi ha praticamente mai impensierito. Sono stato anche fortunato a settare nella prima mano dell’heads up facendomi pagare l’overbet al river, da quel momento in poi è stata davvero tutta una discesa”.
La vittoria, certamente, dà a Massimo la necessaria convinzione e fiducia per riprovare una deep run live e Barcellona sarà, infatti, la sua prossima meta.
“Volerò in Catalogna per giocare i vari tornei dell’Estrellas Poker Tour e, con l’occasione, proverò qualche satellite di qualificazione per il main event EPT. Mi sento molto confident dopo questo successo e spero di riuscire anche in questo obiettivo…”.
Potrete leggere l’intervista integrale a Massimo Nicola Pellegrino sul prossimo numero di Poker Sportivo, che troverete in edicola.