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Flavio Ferrari Zumbini e il ‘Quantum Reload’: “Poter entrare nella fase avanzata di un torneo snatura il gioco!”
Si discute spesso di quale sia la formula di un torneo più adatta alle proprie esigenze o al proprio modo di giocare, e spesso è quasi impossibile trovare un punto d’incontro tra i diversi pareri.
Che si parli di un torneo freezeout o accumulator, passando per quelli re-buy e re-entry, ci saranno sempre obiezioni che sottolineeranno i pregi di una struttura piuttosto che di un’altra.
È storia recente, invece, l’introduzione di una nuova formula per gli MTT che sta praticamente spaccando in due il popolo del poker: parliamo del Quantum Reload, un’interpretazione più spinta della registrazione tardiva che permetterebbe di iscriversi al torneo anche nelle fasi più avanzate.
Ne abbiamo discusso con Flavio Ferrari Zumbini, dopo che lui stesso, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, aveva provato a tastare il polso dei suoi fan su questa innovazione.
IPC: Ciao Flavio, anzitutto spiega meglio ai lettori in cosa consiste questa formula…
FFZ: Il Quantum Reload verrà presto introdotto in una tappa del World Poker Tour e in sostanza permette di entrare anche nelle fasi avanzate di un torneo, con uno stack in average e pagando un buy-in variabile, proporzionalmente maggiorato e adeguato alle chips che si hanno davanti. In parole povere, se voglio registrarmi a un MTT dove la media è pari a 10 volte lo stack di partenza e il buy-in iniziale è di 100€, dovrò pagare 1000€.
IPC: Credi sia una formula che avvantaggerà solo una fetta dell’utenza, magari chi si può permettere di pagare un buy-in più elevato, oppure il fatto di essere già alle fasi finale garantirà anche al giocatore occasionale di arrivare ITM?
FFZ: Il discorso è abbastanza complesso e quando si parla di valore economico non si può fare un’analisi che prescinda da ogni considerazione. Penso che in qualche modo questa formula distorca il gioco, visto che ci sarà chi si garantirà un posto alle fasi finali di un torneo pagando una determinata cifra che magari altri non si possono permettere. Tuttavia, il discorso di partire ad armi pari non lo condivido a pieno perché il giocatore bravo sarà sempre avvantaggiato per il fatto di avere edge sugli avversari. Di sicuro, però, chi ha più possibilità economica potrà permettersi di pagare certe cifre, ma la stessa cosa vale per i tornei da un milione di dollari che i comuni mortali non potranno mai giocare. Capisco gli organizzatori dei tornei, che studiano sempre nuove formule per attirare più persone e per aumentare i loro guadagni, però credo che andrebbe fatto un discorso più matematico e che metta in equilibrio sia il giocatore bravo, o con un bankroll più cospicuo, che quello occasionale. Quindi la soluzione sarebbe che chi vuole registrarsi in una fase finale di un torneo pagasse un buy-in spropositato rispetto alle chips che riceverà: credo che in una partita tra amici, dove il buy-in è da 5€/10€ chiunque accetterebbe al tavolo Phil Ivey se pagasse un ingresso di 1000€.
IPC: Pensi di cimentarti con questa nuova formula?
FFZ: Personalmente ho sempre preferito i tornei freezeout: l’accumulator credo sia abbastanza pesante come struttura e infatti credo sia stata anche superata, mentre i re-entry e i tornei con i re-buy stanno andando molto bene. Su ogni formula non saremo mai d’accordo, proprio perché ognuna ha pro e contro. Spesso ho giocato tornei re-entry o re-buy, pur non usufruendo della nuova registrazione. Ovvio che il gioco cambia, ma credo che il colpo nel singolo evento sposti poco. Di conseguenza credo che potrei giocare tranquillamente un torneo QR anche senza ricorrere alla registrazione tardiva.