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Cartella Equitalia milionaria per Francesco Nguyen: “Calcoli assurdi, forse abbandono il poker!”
2.179.119,60€. Solitamente, quando leggiamo certe cifre, siamo soliti raccontare l’impresa di qualche player che ha shippato qualcosa di veramente grosso.
In questa circostanza invece le cose sono ben diverse. La somma riportata è infatti quella che lo Stato italiano richiede a Francesco Nguyen in seguito a dei controlli effettuati sulle transazioni bancarie del poker player dal 2006 al 2009.
Visto che “aggressivo”, nel database Hendon Mob usato dalla Guardia di Finanza per calcolare le vincite all’estero, riporta un attivo di ‘appena’ 400.000$, verrebbe naturale chiedersi se nella cartella il Fisco non possa aver incluso voci non legate al poker.
Invece il giocatore di origine vietnamita spiega di essere un’altra vittima dell’operazione All-In. A suo dire l’Agenzia delle Entrate avrebbe preso una ‘cantonata’ a dir poco clamorosa:
“Quando mi è arrivata la cartella esattoriale e ho letto quell’importo, per poco non mi prende un infarto. Due milioni di euro? E da dove spuntano? Ho subito fatto ricorso a un avvocato per capire meglio di cosa diavolo mi stessero incolpando. Ora, dopo oltre due anni di procedimento, ho tutti i documenti in mano e ho finalmente capito il clamoroso errore che stanno commettendo. Vi faccio un esempio. Nel 2007 andai a Londra per giocare una partita di cash game e trasferii 50.000€. Tornato dalla trasferta, nella quale feci registrare un profit di 5.000€, trasferii nuovamente i miei soldi in Italia. L’agenzia delle entrate ha addirittura sommato le cifre di andata e ritorno e, solamente per quella trasferta, mi richiede 105.000€!”
Oltre alle vincite in tornei effettuate in terra straniera, per cui il database HendonMob riporta un profit di circa 400.000$, Nguyen dice di esser stato preso di mira per delle partite di cash game “tracciate” dal fisco grazie ai suoi movimenti bancari:
“E’ davvero pazzesco quel che mi sta succedendo. Fortunatamente ho visto che per molti miei amici e colleghi le cose si sono sistemate e spero davvero di dimostrare anche io la mia innocenza in questa storia. Vorrei tanto che le cose si risolvessero più in fretta possibile, ma i tempi della giustizia italiana li conosciamo tutti e dubito di riuscire ad uscirne fuori in tempi brevi.”
Questa mazzata ha smorzato, e non poco, il contagioso entusiasmo di “aggressivo” che si dichiara schifato da questa situazione e annuncia un possibile addio al poker e all’Italia:
“Una volta chiusa questa faccenda, credo che mi ritirerò per sempre dal poker giocato. Questa vicenda mi ha comportato uno stress incredibile e negli ultimi anni non ho mai avuto un attimo di serenità. La mia idea sarebbe quella di aprire qualche attività completamente slegata dal gioco, ma qui in Italia è davvero difficile far partire qualsiasi genere di attività commerciale in questo periodo. Un’idea potrebbe essere quella di tornare in Vietnam, il mio Paese di origine. Là ritroverei la mia famiglia e soprattutto un lavoro sereno: sono molto legato all’Italia, ho tanti amici qui, ma nei prossimi mesi valuterò seriamente l’ipotesi di lasciare per sempre questo Paese.”