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From MTT to Cash game: gli accorgimenti tecnici da adottare secondo Gabriele Lepore
“L’uomo necessita del cambiamento a causa dei suoi limiti“.
La concezione aristotelica della metamorfosi interiore, oltre ad essere un sacrosanto suggerimento di vita, potrebbe essere anche un ottimo spunto per tanti poker player.
Cercare di cambiare, sperimentando nuove partite, limiti e discipline, è sicuramente uno step che ogni giocatore deve prima o poi affrontare.
Per chi ha fatto dei tornei multitavolo il proprio credo, il passaggio alla giungla del cash game è uno dei cambiamenti che influisce maggiormente nella formazione di ogni pokerista.
Non che questo passaggio sia obbligatorio, tutt’altro. Ma anche qualora fossimo giocatori vincenti nei tornei, l’iniziazione alla disciplina “più pura” ci aprirebbe sicuramente nuovi scenari nella visione che abbiamo del gioco.
Per approfondire la questione, abbiamo interrogato quest’oggi il Team Pro Sisal Poker Gabriele Lepore, grandissimo conoscitore delle due modalità di gioco:
“E’ ovvio che stiamo parlano di due mondi distinti e l’approccio alle due discipline deve essere totalmente differente. Nei tornei è fondamentale preservare lo stack e incrementare la propria chip EV. Bisogna essere bravi a selezionare gli spot da giocare. Nel cash game questo problema non esiste: ogni mano ha una storia a sé. Nei tornei vanno prese decisioni strategiche, nel cash game dobbiamo ragionare mano per mano”.
Le principali difficoltà per un giocatore di MTT nell’approcciarsi al cash game sono, secondo Galb, nella definizione dei range:
“Questa problematica esiste soprattutto nell’online: i tavoli di cash game sono praticamente solo 6-max a differenza dei tornei in cui si gioca quasi sempre full ring. Un giocatore che si avvicina ai tavoli di cash game potrebbe inizialmente giocare un po’ troppo nitty ed avere difficoltà nel cogliere quegli spot dove aggredire.”
Giocando, a regola, con uno stack da 100bb, il cash game necessita una preparazione tecnica sicuramente più completa, visto che si giocheranno tantissimi colpi post-flop:
“Nella late stage dei tornei è veramente difficile imbattersi in colpi giocati strada per strada. A cash è la normalità. Un errore in cui potrebbe incorrere un amatore che sta tentando il cambiamento potrebbe essere quello di overvaluare tante mani post-flop. Se in un MTT, a bui alti, abbiamo top pair top kicker, molto spesso siamo disposti a metterle tutte dentro, a cash game è praticamente impensabile andar rotti con un punto del genere“.
Sicuramente ci sarebbero tanti altri aspetti da analizzare, ma per Lepore la cosa più importante è applicarsi, iniziando pian piano a mixare le due discipline:
“Potrei dare tutti i consigli del mondo, ma alla fine dei conti credo che solamente con tanta pratica un novizio di cash game riuscirà a capire quali mani aprire, quali passare e come modificare il suo gioco per diventare un giocatore completo”.