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Super Carlo Savinelli a Deauville: “Fiducioso e felice del mio gioco. Pollack e MacPhee i più pericolosi”
Maestoso. Non esistono altri aggettivi per definire il nostro Carlo Savinelli, che nascosto dietro una folta barba, gli inconfondibili occhiali e il cappellino di Superman, sta dettando legge dalle parti di Deauville.
Unico italiano rimasto in gara in questo Day 4 scoppiettante, ravvivato dalla vena goliardica di Joseph Carlino, attuale chip leader del torneo nonché vero protagonista al tavolo sotto tutti i punti di vista.
Dal canto suo Savinelli ha sfoggiato ancora una volta la maglia di Materazzi al tavolo televisivo, continuando a macinare chip.
L’occasione che si presenta domani al Day5 è ghiotta ma da buoni italiani, un po’ per scaramanzia e un po’ perché sappiamo che il poker è un gioco imprevedibile, nessuno si azzarda a fare previsioni troppo ottimistiche.
L’unica cosa certa è che Carlo partirà in seconda posizione nel chipcount, grazie a 2.565.000 chip accumulate nel corso di una giornata fantastica. Pochi minuti dopo aver imbustato il suo stack il campano ci ha raccontato le sue impressioni a caldo.
IPC: Carlo, partiamo dal bluff del giorno con J 5 contro Joseph El Khoury che folda mostrando K K
CS: La mano con J – 5 è andata così: con quel signore avevo giocato tutto il tavolo televisivo del Day3, quindi ero molto ‘confident’ sul fatto di riuscire a capire quello che lui avesse post flop. La mia mano aveva una board equity pessima, ma appunto ero molto fiducioso sulla gestione del flop in quel particolare spot. Alla fine quando decido di chiamare la tribet sto dimostrando comunque forza ai suoi occhi, perché ieri non gli ho mai chiamato una tribet. Comunque cascano A 3 Q e appena scendono le carte io ho già ‘plannato’ la mano. Se betta e ha una mano il 60 /65% delle volte foldo, se checka gli faccio due carte piccole perciò bet-bet-shove, se punta poco come ha fatto, rappresentando quindi una mano che non ha Asso, raiso per poi fintare il committed al turn. Alla fine è andata proprio così e lui ha passato.
IPC: Quali sono gli avversari più temibili tra quelli rimasti ancora in gioco?
CS: Almeno per quel che mi riguarda sono Pollack e MacPhee. Infatti ho cercato un po’ di evitarli pure al tavolo televisivo. Comunque ho preferito attaccare gli ‘stack problem’ mettendo in difficoltà chi aveva una situazione di stack più problematica rispetto agli altri.
IPC: Davanti a te nel chipcount c’è soltanto Joseph Carlino, un personaggio che passa poco inosservato, come abbiamo notato nel corso della diretta…
CS: Francamente non so chi sia. Lo vedo pimpante, sarà un signorotto anche se ho visto che ha sempre aperto mani di valore. Comunque è la classica ‘balena’ che si trova agli EPT e non sa nemmeno lui come ha fatto ad arrivare fin là, però ci ho giocato pochissimo contro.
IPC: Un bilancio finale di questa giornata?
CS: Sono fiducioso e felice per come ho giocato. Ho preso parte a tante belle mani, sono rispettato al tavolo, mi hanno foldato un sacco di volte il big blind all’altro tavolo, nessuno voleva giocare contro di me post-flop e mi hanno tribettato pochissimo.Insomma son riuscito ad esprimere il mio gioco nel migliore dei modi!
L’appuntamento per tutti gli appassionati è a domani con la diretta streaming con commento in italiano che partirà alle ore 12.00.