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Reg identikit – Mario “kheldar” Bucca: “Nel poker bisogna avere ben chiari i propri obiettivi!”
Nella serata di ieri si è assicurato uno dei tornei più ricchi nel palinsesto infrasettimanale del punto.it.
Mario “kheldar2010” Bucca è riuscito ad aggiungere alla sua bacheca il Night On Stars di Pokerstars incassando una prima moneta da oltre 5.000€.
Abbiamo dunque colto la palla al balzo per scambiare due chiacchiere con il preparatissimo regular siciliano:
“La vittoria del Nos è innanzitutto una grande soddisfazione personale. Erano anni che inseguivo questo torneo: tanti piazzamenti ma non ero ancora riuscito a shipparlo. Ora concentrazione massima per i prossimi tornei Scoop…”
Da oltre quattro anni Bucca macina soldi sul punto it, massando mtt in diverse room nostrane.
“Credo che nel poker si debbano avere molto chiari i propri obiettivi. Ognuno deve capire qual è la sua strada, cercando di rispettare quelle regole basilari per non andare broke. Io ho scelto di multiroomare, grindando decine di mtt ogni giorno. Se da un lato ho avuto delle controindicazione a livello di focus e di ROI, dall’altro ho sicuramente fatto lievitare il profitto medio, riuscendo a limitare la varianza il più possibile”.
Il grafico overall di “kheldar” fa spavento: oltre 25k games per un profit che sfiora i 140.000€ complessivi…
E pensare che la storia pokeristica di Mario nasce esattamente come quella di tanti altri, quasi per caso…
“Capodanno 2010. Annoiati dalla solita tombola e nauseati dal sette e mezzo, provammo il nuovo gioco del momento. Fu il primo sit’n’go che giocai e arrivai secondo. 1€ di iscrizione, 6 giocatori. 5€ al primo e 1€ al secondo. La settimana successiva era il giorno del mio compleanno e nel dopocena giocammo ancora a poker. Stavolta eravamo più numerosi. 9 persone e il solito buy in da 1€. Al solito il secondo vinceva il buy in di 1€ e il primo pigliava tutto il resto. Sarà stata la fortuna del principiante, sarà che era il mio compleanno o forse il destino era già scritto… Insomma non so bene come, ma ho vinto quel torneo ed ero felicissimo.”
Anni dopo quel sit’n’go, nonostante le cospicue vincite sul punto it, Bucca crede ci sia ancora tempo per fare il grande salto sul dot com.
“Credo che al giorno d’oggi, ogni player che si approcci al poker in maniera professionale debba considerare l’ipotesi di trasferirsi e giocare sul dot com. Ma è uno step che va meditato e ragionato, e molti lo sottovalutano. Gli swing da affrontare rischiano di essere davvero devastanti. Sicuramente ho valutato questa ipotesi, ma al momento credo sia più profittevole restare sul punto it. Il passaggio sul dot com deve essere pianificato e progettato sotto ogni aspetto: le dinamiche di gioco sono talmente differenti e ogni player che si accinge a cambiare deve essere abile a ristrutturare la propria forma mentis, cercando di incrementare rapidamente le proprie skills.”
Pur essendo un grinder a tutti gli effetti, Mario ha anche un proprio blog nel quale propone interessanti riflessioni inerenti al giochino:
“Nel mio blog ho approfondito diversi aspetti che riguardano innanzitutto l’approccio al texas hold’em. E’ il punto di vista di un regular che conosce i tornei e che ha piacere nel raccontare la quotidianità di chi ha fatto del poker una professione e non un semplice passatempo.”