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“Dalla gioia al risveglio più crudele, ma non è stata negligenza…” Fabio Scepi racconta l’abbaglio sul mancato raddoppio 3left all’IPT
Un terzo posto al secondo tavolo finale IPT in carriera non è cosa da poco.
Ma per Fabio Scepi, oggi, il rammarico deve ancora lasciare spazio alla gioia.
“Al momento ho ancora impressa la sensazione che vincendo il colpo che mi ha eliminato me la sarei giocata alla pari, visto che sarei venuto ad avere una differenza di sole 700-800 k chips col chipleader. Accorciandosi lui e salendo io avrei potuto entrare in partita e fare il mio gioco come avevo fatto fino a quel momento, sapendo che prima o poi anche a me le carte sarebbero arrivate. Nel poker c’è sempre un momento che non vedi carte, e io l’ho superato molto bene facendo bluff mirati. Anche per questo c’è rammarico”
E difficilmente potrebbe essere altrimenti, dato anche l’allin preflop con mega-scoppio che ha decretato l’eliminazione del napoletano in terza piazza per mano del futuro campione Matteo Mutti (foto in alto).
Un colpo ancora più beffardo visto che in un primo momento Scepi non si era accorto di essere stato eliminato da un malefico river, e aveva iniziato a esultare per il raddoppio:
“Non sono stato l’unico sul momento, anche il floorman che c’era ha chiamato immediatamente il double -up e anche per questo io ho esultato. Evidentemente sul momento ho focalizzato il pensiero esclusivamente sull’Asso, così come deve essere successo a lui. Per questo ho gioito. Poi l’ispettore del Casinò alle nostre spalle che ci ha detto che ci eravamo sbagliati e sono passato dalla gioia al risveglio crudele. Indubbiamente io ero molto concentrato e con un bel carico di adrenalina addosso. La stessa cosa è capitata anche ad altri colleghi professionisti, come ad esempio Enrico Mosca, in tornei importanti. In quel momento è facile poter essere distratti su determinate cose. Penso che sia un sintomo di umanità, non di negligenza”.
Ma Scepi sa bene come funziona il gioco, ed è già proiettato ai prossimi appuntamenti live che lo aspettano:
“Dopodomani vado a Campione per giocare il 660€ Wsop Circuit, poi parto per Barcellona il 24 che c’è un torneo, lo Spanish Poker Sport, fino al 28 settembre. Dopo quella data sarò concentrato sulla preparazione per IPT ed EPT Malta”
Prima di salutarci il napoletano vuole dire la sua sulle differenze tra il gioco live e online:
“Il poker si evolve, anche i player che giocano tanto assimilano nuove esperienze ma alla fine sono sempre i risultati quelli che contano. Prima di dire che un giocatore online sia fortissimo anche live bisognerebbe guardare le bandierine che ha raggiunto. Io paragono il live a una gara di atletica leggera di fondo, mentre l’online è più adatto a uno sprinter. C’è chi si specializza in un ambito, chi in un altro. Io ad esempio sarei il più scarso del mondo online perchè non mi piace stare al pc e invece preferisco la compagnia e guardare negli occhi le persone. Sono due specialità diverse e questo fatto a mio avviso a volte sfugge a molti addetti ai lavori: se uno ha vinto due milioni di dollari online, non vuol dire che giocando live possa ottenere gli stessi risultati”