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Christian Favale: “Non rimpiango la picca mancata, sarei stato più deluso se avessi vinto facendo errori!”
Nonostante sia ’emigrato’, nonostante non indossi più la patch, nonostante non ami stare troppo sotto i riflettori, Christian Favale è senza dubbio, ancora oggi, uno dei giocatori più ammirati e stimati in Italia.
“IwasK.mutu” è stato e resta un vero e proprio guru del cash game online, ma come dimostrato nella recente trasferta di Nova Gorica, Christian ha dato un saggio delle sue qualità da overall player centrando il secondo posto all’IPT vinto da Matteo Mutti.
A differenza di tanti, Favale sembra però non avere troppi rammarichi per la picca svanita:
“In realtà alla fine ero contento del secondo posto. Pur non essendo un regular degli MTT live ormai ho capito come funziona: il risultato non e’ sotto il nostro controllo e tocca fare il massimo con le situazioni che si vengono a creare. Sono certo che al tavolo finale il secondo posto fosse il risultato massimo. Paradossalmente sarei stato più deluso se avessi vinto facendo errori.”
Quando si parla di MTT live, Christian pare avere le idee molto chiare sull’effettiva ‘verosimiglianza’ dei risultati ottenuti:
“La run negli MTT live e’ fondamentale. Non bastano vite per far sì che i valori si concretizzino. Mi fanno sempre un po’ ridere le lodi che vengono tesse a chi ha risultati anche costanti per un paio di anni: non hanno legame alcuno con le skill. Credo vadano affrontatati cercando semplicemente di giocare al meglio ogni spot e sperando di essere fortunati. Io non mi pongo mai troppe aspettative…”
Parole sagge, quasi sante, quelle di Christian. Parole che rivelano in toto la sua natura da cash gamer. E’ dunque inevitabile virare il discorso sul tavolo del Big Game Italia che lo ha visto protagonista il giorno seguente:
“Purtroppo sono stato card dead per tutte e 4 le ore e non ho avuto spot adatti per aggredire il tavolo come avrei voluto. Ero in posizione su Dario e il plan era di aggredirlo ma non per le scaramucce ma perché sarebbe stato ad enorme valore atteso considerando il suo gioco molto aperto. Forzare certe situazioni oltre il valore atteso positivo, come hanno fatto altri al tavolo, avrebbe reso le strategie di Dario ancora più profittevoli. Ho saputo che in presa diretta Andrea e Antonio [Borea e Graziano, ndr] hanno definiti i nostri stili di gioco profondamente diversi e non posso dar loro torto: credo che il mio stile sia più modern, figlio di strategie che hanno basi matematiche. Dario e’ piu’ istintivo e situazionale, paradossalmente più ‘old school’, pur essendo più giovane di me…”
In ultimo, Favale torna sullo spot che lo ha visto impegnato contro Luca Pagano uno dei più interessanti della sessione.
Preflop Christian cold 4-betta €1.500 da small blind con AK trovando il call di Luca sul Cut-Off con AQ.
Flop A33 – Favale bet €600 e call di Pagano.
Turn Q – Christian punta ancora €1.000, Luca alza la posta a €2.500 e Christian dopo pochi secondi getta le carte nel muck.
“Eccezionale sarebbe stato il check fold, e ci ho anche pensato. Il fold dopo la bet è abbastanza facile invece. ll basso importo di c-bet avrebbe potuto essere mal interpretato da un giocatore poco avvezzo alle dinamiche online, e avrei potuto essere outplayato al turn in maniera casuale se avessi check foldato. Al turn semplicemente la mia mano vale davvero poco visti i range preflop. Penso che bet foldare quella size sia il modo migliore per perdere meno con quella mano e massimizzare quando ho A-A o Q-Q.”