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Super-Max Pescatori al Pot Limit Omaha 8-handed: “Siamo al tavolo finale, ma che fatica!”
Max Pescatori raggiunge il tavolo finale dell’evento #3 Pot Limit Omaha 8-handed.
Una notizia che ‘non fa notizia’, se ci consentite il gioco di parole, perché il Pesca continua a macinare risultati con una costanza impressionante sfoggiando una straordinaria padronanza del gioco anche nei momenti più difficili, come accaduto nel corso di questo Day2:
“Oggi è stata veramente una giornataccia, non riuscivo a vincere un piatto che fosse uno. Dopo esser partito con oltre 150.000 sono sceso fino a 45.000 e non sono mai riuscito ad esprimere al meglio il mio gioco, per non parlare della fase bolla in cui giocavo con 60.000 chip.”
Di questi tempi però sbarazzarsi di Max non è facile per nessuno, e dopo aver stretto i denti per diverse ore arriva finalmente la mano del raddoppio:
“Sono riuscito a fare double-up andando ai resti con top set contro coppia facendo full subito al turn. Poi ho continuato a restare in partita vincendo un altro piatto sempre contro Mike Leah che mi ha riportato a chiudere più o meno con lo stack col quale sono partito. Insomma una giornata davvero frustrante, non sono riuscito a far nulla e nell’unico colpo in cui avrei potuto fare un po di chip Mike Leah ha puntato come un pazzo con tre player in gioco e io ho dovuto foldare nut flush draw.”
Nonostante le difficoltà incontrate è arrivato comunque un importantissimo tavolo finale, che consente al nostro portacolori di lottare per il braccialetto anche in questa edizione europea delle World Series.
Davvero epico il finale nella fase 9-handed, dalla quale sono usciti gli otto finalisti che quest’oggi si scontreranno al tavolo televisivo: Barny Boatman 3-betta l’apertura di Mikkel Plum ai blind 3.000/6000, il quale chiama con Q J 10 8. Su board 9 7 3 Plum betta 75.000 dopo il check dell’avversario che dopo una lunga pensata decide di chiamare lasciandosi 93.000 dietro.
Il turn è uno J e Boatman shova la porzione di stack restante mandando Plum ‘in the tank’. Dopo oltre sei minuti di riflessione in un’atmosfera quasi surreale uno dei player al tavolo chiama il clock e proprio nei secondi finali arriva il fatidico call: Boatman gira A A J 6 e il river 4 non cambia la situazione condannando il player britannico all’eliminazione e lanciando Plum in testa al count provvisorio:
“Fossi stato al posto di Plum avrei chiamato senza aspettare così tanto. – ha commentato Max – La giocata di Boatman è un ‘bad bluff’, perché non ha lo stack per fare quel tipo di giocata pur avendo l’Asso di fiori. In quel caso sarebbe stato meglio per lui pottare, il che avrebbe messo in seria difficoltà il suo avversario che al flop non aveva il draw a colore. Poi probabilmente sarebbero andati all-in lo stesso, però sarebbe stato meglio puntare per poi eventualmente passare su un’azione particolarmente aggressiva, invece si è inventato questa giocata ricercata che a ben guardare era poco credibile e infatti Plum, che è un professionista, alla fine ha chiamato.”
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