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Paolo Iannazzo, campione del Main Event PLO ICOOP: “L’omaha è la specialità del futuro…”
Ieri sera è andato in scena il Day 2 del Main Event di PLO dell’ICOOP e in nottata l’ha spuntata il palermitano Paolo ‘aceandajoker’ Iannazzo, specialista della disciplina a quattro carte.
Diecimila euro non cambiano certo la carriera, ma per un cash gamer il braccialetto resta comunque un trofeo da coccolare non poco.
“E’ stata una grandissima soddisfazione – esordisce Paolo – molto più grande di quella che provai quando vinsi il Sunday Special. Ho investito tanto quest’anno nel pot limit omaha, rinunciando ai guadagni che avrei ottenuto se mi fossi cimentato nel no limit hold’em”.
Iannazzo ha le idee ben chiare, crede che ci sarà tanto PLO nel futuro suo e non solo:
“E’ la specialità che prenderà sempre più piede, nel no limit si ha sempre meno edge e di conseguenza sarà più complesso fare soldi. Anche il neofita, una volta conosciuto l’omaha difficilmente lo abbandonerà, perché il fish ha la possibilità di giocare di più, qui vanno messe più spesso nel mezzo…”.
Tornando al torneo di ieri che lo ha visto protagonista, Paolo ci ha raccontato che la svolta è arrivata a tre tavoli left.
“Era un field duro perché su 400 iscritti almeno 100 erano buoni reg. A 18 left mi sono poi trovato in un tavolo in cui eravamo i primi cinque del count, ho avuto la meglio sugli altri quattro e ho toccato quota un milione, praticamente il doppio del secondo. Da tavolo difficile, quindi, è diventato il tavolo perfetto: gli altri deep non volevano scontrarsi con me e questo ha fatto sì che potessi mettere molta pressione”.
Da non grinder di mtt, Iannazzo non ha una schedule predefinita per il prosieguo dell’ICOOP.
“Non so cosa giocherò perché onestamente sono stanco. Di certo il Main Event e probabilmente l’heads up PLO turbo di questa sera, sono abbastanza motivato per farlo. D’altronde io vivo di cash game, non ho più la pazienza per i tornei (ride)“.
Abbiamo chiesto a Paolo, dunque, quale livello di cash game grinda per vivere.
“Al momento piuttosto basso, ovvero NL100 e NL200. Questo perché ho speso un anno per specializzarmi nel pot limit omaha. Non ho fatto profit, ho fatto breakeven con la rakeback e ho comunque speso gli stessi soldi che in passato, perché mi ero abituato a un certo tenore di vita. Il level down perciò è stato obbligatorio”.
Il neo campione ICOOP, poi, teme che i cambiamenti paventati da PokerStars possano influire notevolmente sull’andamento del cash game nei prossimi anni.
“Di solito su PokerStars gioco solo a luglio e agosto, perché altrove non c’è traffico. Sono convinto che molti regular lasceranno PokerStars, perché tanti di loro vivono di rakeback. Sarà necessario capire quanti si intestardiranno là e quanti, invece, si sposteranno su altre room. Per quelli come me sarà più complesso, perché affronteremo giocatori nuovi e senza dubbio molto preparati…”.
Questo il grafico di ‘aceandajoker’ su PokerStars: