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Cambio di rotta per Vito ‘w1llyss’ Barone: “Dal 2016 grinderò MTT e farò di più il papà…”
La vittoria di ieri del Sunday Omaha Hi-Lo su PokerStars, room che da anni lo sponsorizza, non è un caso.
Vito ‘w1llyss’ Barone, infatti, ha deciso per il 2016 di concentrarsi prevalentemente sugli mtt, specialità che non ha mai approfondito ma che lo ha sempre affascinato.
Con lui, dunque, abbiamo chiacchierato questa mattina su quello che sarà il suo plan pokeristico per l’anno venturo, caratterizzato da non poche novità.
“Visto il cambio del Vip System – ha esordito Barone – penso che passare agli mtt sia la cosa al momento +EV per me. Inoltre questo primo anno da padre mi ha fatto capire che se voglio essere presente e aiutare mia moglie non posso essere schiavo del Vip System, quindi era un’idea che avevo già in mente. Quest’anno non farò Supernova Elite… troppi problemi personali da risolvere, troppe notti insonne. Credo mi manchino almeno 2/3 ore di sonno di media per notte”.
La scelta l’ha fatta in corso d’opera, visto che nel 2015 aveva in programma di raggiungere nuovamente le sette stelle.
“Quando ti alzi presto la mattina e stai sempre sul pezzo senza mai staccare arrivi alla sera che non riconosci i punti, pensa a fare thinking process complicati…”.
I tornei multitavolo sono una specialità complessa, dalle mille sfaccettature e fasi, ma ‘w1llyss’ non sembra comunque troppo intimorito per la nuova avventura, lui che di esperienza ne ha da vendere.
“Ho iniziato coi sit’n’go dove ai tempi ero tra i top, poi per forza di cose sono passato al cash game e me la sono cavata bene pur rimanendo un rakeback pro. Sono partito totalmente da zero. Penso sia giunta l’ora di cambiare di nuovo, gli mtt mi appassionavano quando ero un dilettante, ma non ho mai avuto la pazienza per provarli con costanza. Inoltre il field è nettamente di livello più basso rispetto alle altre specialità, regular compresi”.
Partirà piano, nonostante il roll ‘gonfio’, ma la speranza di Vito è quella di farsi strada in fretta.
“Visto che sono un novellino grinderò tanti sat e i tornei con garantito con buy-in da 10€ a 50€. Sarei rollato anche per limiti superiori, perciò giocherò i buy-in più alti visto che di satelliti ne partono veramente tanti. Mi spaventa il dover reggere tante ore e la varianza che li caratterizza, a mio avviso sottovalutata da molti. Non basta giocare perfettamente, serve runnare nei momenti giusti. Non giocherò tutti i giorni proprio per non andare in burn-out e grindare male, questo è il vantaggio di non essere legato al Vip System. Inizialmente farò da solo, senza coach, poi valuterò strada facendo. Devo pianificare bene le giornate, ma l’idea è quella di non andare a letto troppo tardi, domenica esclusa…”.
Inevitabile, poi, una domanda sui cambiamenti di PokerStars, che pare però non abbiano scosso più di tanto ‘w1llyss’.
“Voglio essere sincero. Al di là delle mie decisioni personali, il cambiamento non mi piace comunque. Sono convinto che saranno tempi ancora più duri per l’occasionale che verrà inseguito senza pietà, i regular non giocheranno più tra loro e si apriranno molti meno tavoli. Dall’altra parte, però, capisco che il mercato è saturo e si vuole dare una scossa. Forse però bastava concentrare le promo unicamente per gli occasionali e tagliarle di netto per i regular, o almeno si poteva iniziare così più gradualmente. Resta il fatto che io non sono un manager e Amaya avrà sicuramente soppesato i pro e contro e preso una decisione. Io nella vita mi sono sempre adattato e continuerò a farlo”.
La possibilità di poter vincere tornei come il Sunday Special alletta Barone, che pare motivatissimo per la nuova strada che ha scelto di percorrere.
“La possibilità di vincere un torneo è lo stimolo che porta molti occasionali a giocare mtt, cosa che raramente possono provare giocando cash game, dove si sentono dead money in brevissimo tempo. Io sarò gratificato quando e se avrò un bel ROI (ride). Vincere un mtt compenserà le tante delusioni per mancati final table. Poter prendere dei periodi di pausa senza problemi, perché non rischierò di perdere lo status, è comunque la cosa che più mi alletta rispetto al ‘vecchio’ lavoro”.